Trama
Partendo dalle vicende dei militari italiani internati nel lager tedeschi dopo l’Armistizio del 1943 questo libro, attraverso saggi e testimonianze, ricostruisce un pezzo di Storia poco conosciuto e che, a distanza di molti anni, merita più visibilità.
Giovanni Guareschi, conosciuto in tutto il mondo soprattutto per Don Camillo e Peppone fu internato a sua volta e scrisse La favola di Natale. Da qui l’idea della curatrice e insegnante di trasporre questo testo in forma teatrale e di farne un progetto didattico a cento mani.
Le nostre riflessioni
Questo libro, partendo dalla questione generale degli Internati Militari Italiani, scende sempre più nei particolari di una Storia che è poco conosciuta e che invece meriterebbe un serio approfondimento. Il cuore del volume sta nel progetto didattico che la curatrice, e insegnante, Silvia Pascale ha ideato insieme ad altri collaboratori: la trasposizione teatrale de La favola di Natale di Giovanni Guareschi.
Durante la lettura si intersecano molteplici aspetti, che non possono prescindere gli uni dagli altri: 1) quello storico, spunto di riflessione sulla banalità del male; 2) quello didattico, occasione da cogliere per educare i giovani a non dare per scontata la libertà e insegnare loro la cultura della democrazia; 3) quello letterario che, attraverso il linguaggio poetico di Guareschi, mette in luce una realtà terribile.
Lo stile geniale di Guareschi racchiude in sé l’umorismo, segno dello spirito indomito dell’autore, e la potenza emotiva degli affetti familiari, decisiva per la sopravvivenza spirituale e fisica all’interno del lager. Nel corso della lettura emerge la dimensione onirica come luogo d’incontro con le persone amate e la forza della poesia come strumento salvifico e umanizzante in contesto che trascinava le anime nella direzione contraria.
Le testimonianze dei sopravvissuti hanno un’importanza storica di grande portata perché per la maggior parte sono di tradizione orale e una volta trascritte vanno a comporre delle vere e proprie saghe familiari dentro un pezzo di Storia che non è ancora approfondito e riconosciuto.
Lo consigliamo a...
A tutti i giovani per imparare a non dare la libertà per scontata e coltivare la cultura della democrazia. A tutti per conoscere una parte di Storia italiana ancora poco nota, ma di importanza fondamentale.
Le parole chiave del libro
memoria
poesia
sogno
didattica
riflessione
favola
storia
banalità del male