Di terre e di colori. Il progetto
Nuovi materiali, colori, pennelli ed un nuovo laboratorio per creare insieme piccole e grandi opere d’arte. L’arte come mezzo di riabilitazione, oltre che di comunicazione e di espressione, è la premessa del progetto Di Terre e di colori, ideato dalla Cooperativa Riuscita Sociale di Siena e sostenuto dalla sezione soci di Siena e dalla Fondazione Il Cuore si scioglie.
Arte come terapia
L’obiettivo è quello di raccogliere fondi per allestire un nuovo laboratorio, dove l’arte, e la creazione di opere d’arte, funzioni come terapia. Nei laboratori espressivi come quello di Riuscita Sociale, infatti, le opere prodotte sono considerate come una modalità di comunicazione non verbale, attraverso la quale la persona affetta da disabilità può riprendere contatto con sé e con gli altri.
La terapia artistica, che si pone a sostegno e completamento delle terapie mediche, avviene con l’uso della terracotta, degli smalti, dei colori e diventa un processo formativo, che a sua volta diventa un’esperienza creativa. Inoltre, le opere prodotte vengono vendute all’esterno, a prezzi contenuti, ma comunque realizzando un guadagno che rappresenta un ulteriore passo verso l’autonomia per i ragazzi del laboratorio.
Quanto verrà raccolto durante i 40 giorni della campagna, se sarà raggiunta la metà dell’obiettivo, verrà raddoppiato dalla Fondazione Il Cuore si scioglie.
Come contribuire al progetto?
Sarà possibile donare sulla piattaforma digitale Eppela dal link www.eppela.com/progettipensaticonilcuore oppure partecipare alle iniziative organizzate sul territorio, dalla sezione soci.
La creatività per aumentare l’autostima e l’autonomia dei ragazzi
“Tutte le persone hanno capacità e abilità diverse da poter esternare e valorizzare, se stimolate e attivate, attraverso percorsi creativi attenti ai tempi ed alle modalità individuali. Manipolare la creta in forme, impastarla per poi tornirla, pressare e massaggiare la terra negli stampi, cuocere gli oggetti, smaltarli, dipingerli, spruzzarli di cristallina e poi cuocerli per l’ultima volta, e soprattutto fare tutto questo insieme, sono attività dove percorsi personali e collettivi si fondono, con risultati incredibili per i ragazzi affetti da disabilità, che in questo percorso crescono, aumentano le loro capacità, l’autostima e l’autonomia” afferma Maria Luisa Valacchi, responsabile del progetto.
Dare spazio alle differenze come strumento di inclusione
“Abbiamo deciso di sostenere questo progetto perché nasce dalle nostre radici, quelle di una terra dove arte e capolavori sono stati sempre presenti, e ha una forte valenza sociale, quella di dare spazio condiviso alle differenze per evitare che diventino diseguaglianza e generino esclusione – spiega Giampiero Pacchierotti, presidente sezione soci Coop Siena – Nei prossimi quaranta giorni ci impegneremo per raggiungere l’obiettivo con numerose iniziative, cene ed eventi per sostenere la raccolta fondi, convinti che la comunità vorrà sostenere il progetto”.
Un grande valore per il territorio
“L’amministrazione comunale è orgogliosa di partecipare all’iniziativa della Fondazione il Cuore si scioglie, patrocinando un progetto in cui crediamo molto – ha affermato Francesca Appolloni, assessore alla sanità, servizi sociali, politiche della casa del Comune di Siena – Auspichiamo che la campagna raggiunga il traguardo per dare continuità a un’attività di grande valore per il nostro territorio, che mette davvero al centro la persona”.
“La campagna Pensati con il Cuore – spiega Giulio Caravella, consigliere della Fondazione Il Cuore si scioglie – ha l’obiettivo di sostenere le numerose realtà che ogni giorno in Toscana si impegnano nel campo della solidarietà, cercando di contribuire insieme al bene comune del nostro territorio. Una modalità partecipativa che sta generando risultati importanti: negli ultimi due anni siamo riusciti a mettere a disposizione della solidarietà in Toscana oltre 590 mila euro per 41 progetti. Ma soprattutto siamo riusciti a rendere protagoniste le persone, che hanno avuto modo di scegliere quale progetto sostenere e il modo in cui farlo”.
Nella foto da sinistra: Giulio Caravella, Maria Luisa Valacchi, Giampiero Pacchierotti, Francesca Appolloni