L’equipe di operatori dell’ospedale pediatrico fiorentino, partita lo scorso 20 gennaio da Firenze, è arrivata ad Aleppo con l’obiettivo di fornire assistenza medica specialistica per aiutare centinaia di bambini siriani a superare i traumi fisici e psicologici causati dalla guerra.
La task force, composta da una psicologa e due fisioterapisti, ha affiancato fin da subito gli operatori delle realtà locali partner del progetto: l’Associazione Mano nella mano e i Frati Francescani.
Nelle prossime ore sono previsti alcuni incontri istituzionali per valutare l’evoluzione del progetto, capire le necessità dei centri che assistono i bambini.
Domani saranno ad Aleppo est, nella periferia più povera della città, per visitare il centro che offre supporto psicologico e cure a bambini, molti orfani, donne che hanno subito violenze, e anziani. Una realtà difficile dove i Frati Francescani stanno portando avanti, con il supporto anche della Fondazione Il Cuore si scioglie, un progetto per la registrazione dei bambini soli e abbandonati. Già sono trenta i bambini registrati, un segno di speranza che parte anche dal loro riconoscimento come cittadini.
La vita intanto pur tra le mille difficoltà sta riprendendo, riaprono alcuni esercizi commerciali e botteghe di artigianato, si guarda al futuro e si cerca di regalare un sorriso e un momento di gioia ai tanti bambini. Fa freddo, non c’è riscaldamento, ma si va avanti. Stasera si farà festa al Centro dei Frati Francescani con tanti dei bambini curati e assistiti per festeggiare con la delegazione degli amici italiani.
L’intervento umanitario, avviato dalla Fondazione Il Cuore si scioglie, vede la collaborazione anche di Arci Toscana e della Fondazione Giovanni Paolo II.
Nella fotogallery le prime immagini da Aleppo.