Spopolano sui social grazie ai loro video dalla comicità esilarante e svolgono anche una funzione “sociale”, facendo tornare il sorriso a chi lo ha perso. Jonathan Canini e Ginevra Fenyes sono i nuovi volti della comicità toscana, che con loro ha ritrovato una verve che sembrava un po’ appannata: «La comicità è il contrario della tristezza – afferma Jonathan Canini -. Anche io in un periodo non molto felice ho trovato momenti di serenità e spensieratezza guardando i film comici italiani di Benigni, Troisi e Panariello. Questa è una grande responsabilità per noi comici, ma è anche un’enorme soddisfazione quando vedi che le persone si divertono e ridono per qualcosa che hai scritto e poi raccontato sul palco».
Dal web al palco
Jonathan Canini, classe 1994 e originario di San Donato, una frazione di Santa Maria a Monte (PI), inizia la sua carriera quasi per caso, insieme ai “Piccioni spennati”, un gruppo formato con alcuni amici: «Abbiamo girato i circolini del nostro paese, e poi, quando il gruppo si è sciolto, io ho continuato da solo con lo spettacolo “Canini come i denti”. Una volta che sali sul palco, non riesci a smettere».
Il palco è un luogo magico anche per Ginevra Fenyes, classe 1995, attrice e content creator, con 395.000 follower e una bio dove afferma: «Faccio cose, mangio mais». «Sono una persona con grandi passioni, come la recitazione, il doppiaggio e la musica, ma sono anche molto pigra: amo le cose comode e veloci come il mais in lattina che mangio a cucchiaiate!» ci racconta.
Per entrambi il web gioca un ruolo fondamentale. Jonathan, ispirato da Frank Matano e dai primi youtuber, decide di sfruttare i social per farsi conoscere, anche se «fare video è molto diverso dal salire sul palco, perché hai la possibilità di rigirare le scene, mentre dal vivo se sbagli, devi esser bravo a riprenderti. Ma l’emozione del pubblico in carne e ossa è impagabile» dichiara Jonathan.
Ginevra si cimenta invece nei primi video comici per raccontare la sua esperienza come gelataia: «Ogni volta che raccontavo la storia dei giapponesi in gelateria, le mie amiche morivano dalle risate! Ho pensato quindi di fare un video e di condividerlo sui miei canali social per vedere se quei racconti facevano davvero ridere». Da lì, arrivano gli spettacoli nei principali teatri della Toscana, grazie anche al sostegno di Paolo Ruffini, fino alla televisione con Lol Talent Show: «Uno dei momenti più emozionanti della mia vita è stato vedere Katia Follesa, Elio e Lillo ridere alle mie battute» dichiara Ginevra.
Ispirati dalla realtà
Entrambi, Jonathan e Ginevra, devono la popolarità ai molti personaggi che interpretano e che nascono spesso dalla quotidianità. «I miei personaggi nascono sicuramente da un disturbo della personalità – afferma Ginevra -. Alcuni rappresentano invece un insieme di persone che conosco e necessitano di un po’ di studio, mentre altri nascono da soli». Anche i personaggi di Jonathan arrivano dalla vita vera: «In un paese come il mio, è come se si fosse sotto una lente di ingrandimento: ci si conosce tutti e a me questa cosa è servita per prendere ispirazione. Bastava andare al bar e avevi 15 minuti di spettacolo!».
Grazie ai social network hanno avvicinato i più giovani al mondo dello spettacolo dal vivo. «Credo che questo sia un periodo molto roseo per la cultura in generale, perché i ragazzi vanno quasi più a teatro che al cinema, anche perché tanti personaggi nati con il web si stanno spostando verso il teatro» spiega Jonathan.
Più cauta Ginevra, che conclude ponendo l’accento sui rischi che arrivano proprio dal mondo dei social: «L’affluenza al teatro c’è, ma bisogna essere bravi a tenersi stretto il pubblico. Chi fa il mio mestiere deve fare i conti con la difficoltà a concentrarci che abbiamo oggi. Ecco perché sul palco devi essere davvero bravo a catturare l’attenzione del pubblico, perché tutti noi abbiamo sempre più problemi a restare fermi un’ora su una sedia».