Schiume, saponi, lozioni, pennelli e molto ancora viene dalla lunga storia della Proraso
È il 1948, quando il marchio Proraso viene registrato. Ma la ditta Ludovico Martelli, che lo ha creato, esisteva già da quarant’anni, per opera dell’omonimo fondatore, come azienda distributrice di colonie e profumi. Ludovico però ha un sogno, realizzato dal figlio Piero alla guida della ditta dal 1932: commercializzare prodotti propri.
Una storia, quella della più antica impresa italiana di prodotti per la rasatura, che è passata di mano in mano per quattro generazioni: dal fondatore, fino a Stefania Martelli, pronipote di Ludovico e attuale direttore marketing della ditta, gestita insieme alla sorella Laura, responsabile della qualità. Dalla prima sede a Firenze, Ludovico, figlio di Piero e padre di Stefania e Laura, nel 1990 trasferisce l’azienda alle Caldine, nel Comune di Fiesole.
«La nostra ditta – dice Stefania – ha avuto tante vicissitudini, soprattutto con il cambiamento delle abitudini degli italiani e per un contesto competitivo sempre più internazionale. Il marchio Proraso però ha resistito a tali sconquassi».
Proraso è mondiale
Sarà il nome, che evoca un dolce trattamento della pelle per la rasatura, sarà che è nato dall’esperienza dei barbieri, ma negli anni il marchio ha retto bene la competizione, come racconta Stefania: «Dalle Caldine Proraso si è diffuso in 40 Paesi, dei quali la maggior parte in Europa ma anche in Russia, Usa, Canada, Giappone e Cina. In Italia Proraso è usato da tante persone e dall’80% dei barbieri. Il successo si spiega anche con il rapporto fra l’alta qualità, pari a quella dei grandi nomi della rasatura, e il buon prezzo, accessibile per ogni tasca».
Sul fronte qualità, grande attenzione alla naturalità degli ingredienti e meticolose analisi prima dell’immissione sul mercato: i prodotti sono testati internamente e poi da barbieri che danno il loro fondamentale giudizio.
Rinasce la barberia
«Il passaggio fondamentale – spiega Stefania – è stata la riscoperta della barberia. Nell’immaginario collettivo europeo, i barbieri sono di due tipi, con due filosofie differenti di servizio: gli inglesi, quasi dei compassati maggiordomi, e i mediterranei, che stanno per la strada o in piazza, e che sono punti di aggregazione e di chiacchiera. Nel sud del nostro paese la tradizione della barberia è rimasta viva, mentre il centro-nord la sta riscoprendo».
Nella valorizzazione della barberia ha giocato un ruolo anche la serie di spot pubblicitari Proraso di alcuni anni fa: barbieri-testimonial di tutto il mondo, che da tempo avevano scelto autonomamente il marchio fiorentino, invogliavano i clienti alla rasatura in negozi caratterizzati da arredamenti impeccabili e piacevolmente vecchiotti, immersi in soffuse atmosfere di altri tempi.
Le Accademie Proraso per diventare un vero barbiere
Per innalzare il livello e mantenere vivo il mestiere, l’azienda fiorentina organizza eventi e corsi teorico-pratici di formazione all’arte della barberia, chiamati Accademie: «Il cliente non deve restare deluso: deve aver piacere di tornare. Le nostre Accademie vorrebbero essere punti di riferimento per i nuovi barbieri italiani e non, che hanno bisogno di imparare la qualità del mestiere. Come docenti ingaggiamo barbieri italiani di grande tradizione». Figaro è servito.
Dove trovare i prodotti Proraso
Molti i prodotti Proraso disponibili nei Coop.fi: schiuma rinfrescante, anti-irritazione, emolliente e protettiva, vari tipi di saponi in tubo o in ciotola, lozione e crema dopobarba per rimediare al “trauma” della rasatura e, infine, immancabile, il pennello: tutto quel che serve a una barberia professionale.