Sette appuntamenti, trenta classi delle scuole secondarie di primo grado, per un totale di 750 alunni e 60 docenti: questi i numeri dell’iniziativa Liberi dai rifiuti, il progetto di educazione ambientale promosso nell’ambito dei percorsi educativi di Unicoop Firenze per le scuole e realizzato in collaborazione con Legambiente, le Sezioni soci Coop e le amministrazioni locali.
Si è svolto oggi l’appuntamento a Poggibonsi, dove, nei giardini sul fiume Staggia, 100 alunni delle scuole secondarie di primo grado F. C. Marmocchi e Leonardo da Vinci di Poggibonsi, accompagnati dai docenti, hanno svolto un’attività di raccolta di rifiuti abbandonati, a cui è seguita un’analisi dei rifiuti raccolti e una riflessione sull’impatto dei rifiuti sull’ambiente.
All’appuntamento hanno partecipato anche Susanna Salvadori, Assessore alle Politiche educative del Comune di Poggibonsi, Simona Lanfredini, Presidente della Sezione soci Coop di Poggibonsi e Giulia Trotti, referente Legambiente Toscana, che hanno accolto i ragazzi e presentato l’iniziativa.
«Una bella mattinata di sensibilizzazione e mobilitazione, importante ancora di più perché ad esserne protagonisti sono le giovani generazioni. Ringraziamo la sezione Soci Coop di Poggibonsi, Unicoop Firenze e Legambiente per aver promosso un progetto che punta a sviluppare attenzione e rispetto per l’ambiente ma anche conoscenza e consapevolezza. Grazie a tutti gli studenti e le studentesse che hanno partecipato e alle nostre scuole per il costante impegno profuso sulle tematiche ambientali, importanti per il futuro di tutti noi”, ha dichiarato Susanna Salvadori, Assessore alle Politiche educative del Comune di Poggibonsi.
«Liberi dai rifiuti è un’esperienza che ha coinvolto tanti soci e cittadini toscani, mobilitandoli sul tema dell’ambiente. Ringraziamo il Sindaco e l’amministrazione locale per il sostegno all’iniziativa di questa mattina che ha visto una grande partecipazione degli alunni, rendendo protagonisti coloro che rappresentano il nostro futuro», afferma Simona Lanfredini, Presidente Sezione soci Coop Poggibonsi.
«Nel catalogo delle nostre proposte educative abbiamo molto investito su questo progetto a cui le scuole toscane hanno aderito con entusiasmo: gli appuntamenti sono un’occasione in cui i ragazzi possono impegnarsi concretamente per l’ambiente ma servono anche per sviluppare una visione critica e costruttiva rispetto al tema ambientale e alle urgenze del cambiamento climatico. Ci auguriamo che questo progetto possa stimolare buone pratiche quotidiane e possa essere un seme per garantire un futuro migliore al nostro Pianeta», ha dichiarato Tommaso Perrulli, Responsabile progetti sociali e scuola.
«Coinvolgere alunne e alunni in una grande attività di monitoraggio scientifico, qual è a tutti gli effetti Liberi dai Rifiuti 2023, oggi ha, per noi, un duplice significato. Da un lato quello di rendere protagoniste del cambiamento le nuove generazioni, dall’altro ricordare sempre che l’ambientalismo scientifico si nutre tanto di conoscenza quanto di coerenza nelle nostre azioni. Puliamo sette grandi aree verdi della nostra regione per comprendere meglio qualità e quantità dei rifiuti che colpevolmente cittadini “distratti” hanno disperso in natura», ha concluso Fausto Ferruzza, Presidente Legambiente Toscana.
Come funziona
Nel corso di ogni appuntamento, gli alunni, divisi in piccoli gruppi, vengono coinvolti attivamente in un’esperienza di citizen science, attraverso un’attività di monitoraggio scientifico partecipato della tipologia e della quantità dei rifiuti raccolti sul territorio. Un’esperienza importante di cittadinanza attiva per capire l’impatto della dispersione di materia sugli ecosistemi e il tipo di inquinamento prevalente nei luoghi monitorati. Gli incontri sono anche l’occasione per confrontarsi sul corretto smaltimento delle diverse tipologie di rifiuto e sulle altre buone pratiche improntate alla sostenibilità.
Gli incontri sono anche l’occasione per approfondire alcuni aspetti relativi all’impatto ambientale; fra le informazioni importanti, ad esempio, quelle sui tempi di degradazione in ambiente naturale delle tipologie di rifiuti raccolti: per fazzoletti e tovaglioli di carta servono 3 mesi, per un mozzicone di sigaretta da uno a due anni, per una lattina di alluminio dai 20 ai 50 anni, mentre per una busta di plastica oltre 50 anni. Ancora più lunghi i tempi di degradazione per un tappo di acciaio (dai 50 ai 100 anni), una bottiglietta di plastica (PET) (oltre 100 anni) o una bottiglia di vetro (oltre 1.000 anni).
Le tappe del progetto
Oltre all’appuntamento di oggi, a Poggibonsi, guanti e sacchetti alla mano, le giornate di impegno ambientale coinvolgono le scuole di diverse località, con appuntamenti in zone verdi, parchi e fiumi di sette province toscane.
- 20 aprile: Firenze – Le Cascine
- 3 maggio: San Giovanni Valdarno – Lungarno
- 12 maggio: Prato – Giardini Ex ippodromo
- 17 maggio: Capannori – Parco Ilio Micheloni di Lammari
- 17 maggio: Empoli – Parco di Serravalle
- 19 maggio: Quarrata – Parco Villa le Magia
Il progetto
Liberi dai rifiuti sono le giornate di volontariato ambientale organizzate dalle Sezioni soci Coop e dai Circoli di Legambiente che nel 2019 hanno visto protagonisti ben 2000 volontari, per un totale di 17 appuntamenti di cura e pulizia del territorio e 9,7 tonnellate di rifiuti raccolti. L’iniziativa si è ripetuta a maggio 2022, con 8 appuntamenti per pulire luoghi simbolo del territorio toscano e come momento di sensibilizzazione sull’importanza della tutela dei beni comuni, primo fra tutti l’ambiente. Sulla scorta del successo e della grande partecipazione, l’iniziativa è stata pensata anche per le scuole e inserita nel catalogo dei percorsi educativi, come esperienza di cittadinanza attiva in tema ambientale.
Il percorso prevede alcuni incontri in classe per raccogliere idee, definizioni e percezioni dei ragazzi sul tema dei rifiuti. Il confronto e il dibattito in aula facilita il coinvolgimento della classe in attività sperimentali e ludiche per smascherare inaspettati luoghi comuni sul concetto di “rifiuto” e dare indicazioni su che cosa poter fare per il contenimento della produzione di rifiuti. L’uscita sul territorio coinvolge i ragazzi con un’esperienza sul campo che permette di toccare con mano quanto discusso in classe e di impegnarsi in prima persona in un’azione di tutela dell’ambiente.
Sara Barbanera
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