Sabato 17 dicembre, al Coop.fi di Montramito, nel Comune di Massarosa, con la sezione soci Coop Valdiserchio Versilia, ed il presidente della sezione soci Piero Lomi, anche i rappresentanti delle associazioni del territorio Fratres e Avis, e la dottoressa Maria Silvia Raffaelli, direttore centro trasfusionale Ospedale Versilia. Insieme per la campagna “Un gesto normale, un dono straordinario”, promossa da Unicoop Firenze, che ha risposto all’appello lanciato dalla Regione Toscana, per sensibilizzare alla donazione di sangue e plasma.
Nel dettaglio erano presenti: Maurizio Rossetti Maurizio, presidente Avis zona le Versilie; Angelo Manichini presidente Avis Massarosa; Andrea Piccioli, presidente Fratres Versilia.
“Siamo stati molto lieti di ospitare questa iniziativa di sensibilizzazione per la donazione di sangue e plasma insieme a tutte le associazioni del territorio”, ha commentato il presidente della sezione soci Coop Piero Lomi.
La campagna
La campagna, terminata lo scorso 18 dicembre, è stata un invito aperto a tutti a cui rispondere con un gesto di solidarietà concreta. In collaborazione Regione Toscana e le associazioni di volontariato, Unicoop Firenze ha lanciato la campagna di Natale che, quest’anno, è stata dedicata alla promozione della donazione di sangue e plasma.
Una campagna che ha messo al centro l’importanza di un atto disinteressato, che gratifica chi lo fa ed è fondamentale per chi lo riceve e per tutta la comunità. Perché l’uso del sangue e dei suoi derivati è necessario nella quotidianità di molte terapie e di interventi chirurgici, oltre che nel caso di urgenze.
La campagna nasce dai numeri delle donazioni che, in Toscana, registrano un andamento negativo, tanto da poter parlare di una situazione di emergenza: attualmente i donatori sono 114mila, per un totale di 204mila donazioni l’anno ma la tendenza degli ultimi anni è quella di una progressiva decrescita del numero dei donatori. In una regione tradizionalmente generosa e sostanzialmente autosufficiente di sangue, il calo dei donatori ha una spiegazione principalmente demografica, legata all’invecchiamento della popolazione: i donatori costretti a rinunciare a donare per raggiunti limiti d’età̀ superano il numero dei diciottenni che entrano nel sistema.
In molti, soci e clienti, hanno risposto positivamente all’appello lanciato dalla Cooperativa con le associazioni del territorio, dando prova anche questa volta della grande generosità toscana.