La mostra fotografica “Volto Manifesto” al Centro*Pontedera

Inaugurato l'allestimento fotografico con gli scatti realizzati dai circoli fotografici del territorio per riflettere sul fenomeno della costruzione digitale dei volti e valorizzare l'unicità del volto umano

Inaugurata, presso il Centro*Pontedera (Via U. Terracini, 1), la mostra fotografica Volto manifesto composta da cinque pannelli con foto di volti umani e allestita negli spazi della galleria dove rimarrà esposta fino ottobre. All’evento di inaugurazione, che si è tenuto questa mattina, hanno partecipato Mattia Belli, Assessore all’Ambiente del Comune di Pontedera, Maria Cristina Germani, Presidente Circolo ricreativo e culturale Piaggio, Massimo Pinori, Presidente della Sezione soci Coop Valdera, Liviana Canovai, membro del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze, insieme ai tanti fotografi dei circoli fotografici del territorio che hanno realizzato le foto, con il coordinamento di Paolo Cagnacci, docente della Fondazione Studio Marangoni, e di Chiara Ruberti, co-direttrice di Photolux Festival. La mostra è costituita da scatti di volti veri, reali, non ritoccati, nella loro autentica unicità e nasce dal progetto Volto Manifesto, l’iniziativa ideata da Lorella Zanardo e Cesare Cantù, fondatori di Nuovi Occhi per i Media, e sostenuta da Unicoop Firenze con eventi, incontri e mostre fotografiche realizzate con i tanti circoli fotografici del territorio toscano e il sostegno delle sezioni soci Coop.

Dopo aver indagato l’uso dei corpi femminili da parte dei media, con una ricerca culminata nel documentario Il corpo delle donne, con il progetto Volto manifesto Lorella Zanardo ha concentrato la sua attenzione su quello che ci distingue maggiormente gli uni dagli altri, il volto.

Il progetto nasce, infatti, da una riflessione sul fenomeno di cancellazione dei volti reali, a favore di volti virtuali e artificiali, costruiti digitalmente e omologati a canoni astratti di bellezza che annullano la specificità e l’unicità di ogni volto, fino alla costruzione di un volto unico virtuale: un fenomeno in aumento che, stando alle ricerche, crea scompensi di carattere psicologico – come ad esempio il dismorfismo – rispetto ai quali gli psicologi hanno già lanciato l’allarme. In risposta a questo fenomeno Nuovi Occhi per i Media e Unicoop Firenze hanno promosso la campagna Volto Manifesto, per sensibilizzare il grande pubblico sul volto, come risorsa unica e preziosa, da valorizzare e conservare nella sua differenza, varietà e unicità individuale.

Una campagna di consapevolezza e condivisione collettiva, a livello nazionale ed internazionale che punta, fra gli obiettivi, a far diventare il volto patrimonio mondiale immateriale dell’Unesco.

«Questo progetto porta a riflettere sul meraviglioso concetto di imperfezione – dichiara – ed è, anzi, un invito a praticare l’unicità che ciascuno di noi porta nel mondo con il proprio volto. Siamo felici di poter mettere i nostri spazi al servizio di questo percorso culturale che riguarda, non solo i giovani, ma la società nel suo insieme. Grazie alla sensibilità dell’amministrazione comunale e alla partecipazione dei tanti circoli fotografici del territorio oggi inauguriamo questa mostra che è, per tutti, un’occasione di riflessione sull’importanza dei volti umani reali come elemento necessario per costruire relazioni vere, intense, autentiche, fra noi e gli altri», dichiara Liviana Canovai, membro Consiglio di Sorveglianza Unicoop Firenze.

«Abbiamo aderito fin da subito appena la sezione soci ci ha informati e abbiamo accolto l’idea di Volto Manifesto con molto entusiasmo. Ci è piaciuta l’idea di realizzare attraverso i ritratti uno spaccato della nostra società. Il nostro progetto si è sviluppato seguendo l’idea di realizzare ritratti seriali sia a livello di progetto collettivo che individuale», Maria Cristina Germani, Presidente Circolo ricreativo e culturale Piaggio.

Il progetto “Volto manifesto”

Fotoritocco massiccio sui mass media, filtri di ogni tipo sui social network, digital humans quasi identici a noi nei videogame, influencers digitali che si comportano come quelli reali, androidi dai tratti sempre più dettagliatamente antropomorfi e potenziati da un’intelligenza artificiale sempre più raffinata, assistenti virtuali e avatar che interpretano il nostro comportamento: questi fenomeni hanno portato nella nostra vita un incontro quotidiano e costante con facce artificiali.

Volti molto diversi tra loro, ma accomunati da una stessa caratteristica: fermare lo scorrere del tempo. A queste trasformazioni, a queste facce sintetiche, concorrono i social network, la videografica, la robotica, la chirurgia, il fotoritocco, l’intelligenza artificiale, il cinema, gli e etti digitali, insomma il sistema mediatico-tecnologico nel suo complesso. Non mondi futuribili quindi, ma vita quotidiana. Rispetto a questi fenomeni, di portata ormai massiccia, il progetto vuole condividere delle domande e una discussione pubblica sull’impatto e gli effetti di questi nuovi volti.

Le iniziative

La campagna, lanciata sui canali social di Unicoop Firenze lo scorso 29 settembre, tra il 2022 e il 2023 ha visto svolgersi numerosi incontri pubblici e nelle scuole, per richiamare l’attenzione sul tema, informando e offrendo gli strumenti per farsi una propria idea, anche grazie alla proiezione del nuovo documentario di Nuovi Occhi per i Media.

Grazie al contributo di Unicoop Firenze e al sostegno attivo delle sezioni soci Coop, la campagna ha visto il coinvolgimento dei club fotografici della Toscana che, con il coordinamento di Paolo Cagnacci, docente della Fondazione Studio Marangoni, e di Chiara Ruberti, co-direttrice di Photolux Festival, sono andati alla ricerca di facce da fotografare, raccogliendo immagini vere e senza filtri.

Hanno aderito al progetto 150 fotografi e 15 circoli fotografici toscani con l’obiettivo finale di creare il primo archivio del volto umano, così come concepito da Nuovi Occhi per i Media.

Il Manifesto

La campagna è stata avviata con un vero e proprio manifesto che esplicita, con un decalogo, l’elenco dei “diritti” del volto.

Il volto è un patrimonio per l’umanità
Ogni volto dà senso al mondo e arricchisce l’umanità intera

Fai la tua faccia 
Sono le nostre scelte e le nostre azioni a modellare la nostra faccia

Ogni volto è irripetibile 
Il volto di ognuno di noi racconta della nostra unicità

La tua faccia non è solo tua
La faccia entra nella vita degli altri e la influenza, stabilisce relazioni, permette l’incontro

La verità del volto è rivoluzionaria
La vera rivoluzione è accettare il nostro volto per quello che è

Il volto dell’altro è uno specchio
La tua faccia è l’Altro per tutti gli altri

La perfezione è noiosa
Il volto perfetto non lascia spazio all’imprevisto e all’unicità

Ama la vulnerabilità del tuo volto
Il volto è l’unica parte del corpo che mostriamo sempre nuda al mondo

Ogni tua ruga racconta una storia
Il volto è un paesaggio, ogni segno racconta la tua storia

Onora i vecchi volti
La faccia vecchia raccoglie sapere e suggerisce risposte, crea l’etica di una società

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