Un pezzo di storia riscoperto per essere portato a conoscenza della comunità, per non dimenticare. Questo il senso del ritrovamento dell’archivio di memorie della famiglia Giglioli, pervenuto in questi ultimi anni alla biblioteca Franco Serantini Istituto di storia sociale, della Resistenza e dell’età contemporanea della provincia di Pisa, anni grazie alla donazione di Antonio Ricci.
In particolare la Biblioteca in occasione dell’80° anniversario della Liberazione (1944-45/2024-25) sta curando la trascrizione del diario domestico di Beatrice Giglioli (1892-1988) scritto negli ultimi mesi di guerra, dal bombardamento di Pisa del 31 agosto 1943 alla Liberazione del 1° settembre 1944.
Il video
Un pezzo di storia della città
L’archivio e il diario rappresentano un importante evento per la storia della città tra ‘800 e ‘900. La famiglia Giglioli, originaria dell’Emilia ma residente nella città della Torre pendente dalla metà dell’800, ha avuto un ruolo importante non solo nella storia Risorgimentale del nostro paese ma anche in quella del Novecento. La memoria della famiglia come l’archivio si erano persi negli ultimi decenni ed è grazie all’impegno di Antonio Ricci e della Biblioteca che è stato possibile recuperarlo.
L’ultima abitazione della famiglia Giglioli si trovava quasi al termine della via di Cisanello, nella zona est della periferia della città. I Giglioli avevano acquistato la casa alla fine degli anni Trenta trasferendo la ricchissima biblioteca e l’archivio della famiglia, che ricordiamo vantava trascorsi risorgimentali e la cui memoria era stata coltivata a lungo da Italo Giglioli (1852-1920) – docente universitario di chimica agraria – e da sua moglie, Costanza Stocker (1856-1941), valente studiosa di storia del Risorgimento. La costruzione dell’abitazione a pianta rettangolare a più piani e con un’ampia terrazza – che ancora oggi si può ammirare -, si mostrava solida ed era circondata da alcuni terreni agricoli ed abitazioni, sempre di proprietà dei Giglioli, abitate da famiglie di contadini.
La storia di una comunità nei giorni dell’occupazione nazifascista
Il Diario di Beatrice Giglioli racconta la vita della piccola comunità di sfollati, amici e perseguitati dal regime che si ritrova nella villa tra il 1943 e il 1944 affrontando con coraggio i difficili mesi dell’occupazione nazi-fascista. Nella casa di via di Cisanello trovarono rifugio ebrei, membri del CLN, cittadini le cui case erano state rase al suolo dai bombardamenti e lavoratori che tentavano di sfuggire ai rastrellamenti nazisti. Una storia dimenticata che ora ritorna alla luce grazie anche al sostegno della sezione soci Coop di Pisa.
Il sostegno della sezione soci al progetto
I documenti sono stati presentati lo scorso 5 febbraio nella sala soci Coop di Pisa Cisanello nel corso di un incontro dedicato. Nel video l’intervista a Franco Bertolucci, presidente Biblioteca Franco Serantini e Antonio Ricci, donatore dei diari.
nell’incontro, in collegamento esterno, i due curatori e traduttori del diario, il prof. Giorgio Mangini e la dott.ssa Barbara Cattaneo.
Ha commentato la presidente della sezione soci Angiolina Rovetini: “La memoria va conservata perché per vivere il presente e guardare al futuro bisogna capire e non dimenticare da dove siamo partiti “.