La sezione soci Coop di Pisa si tinge di giallo con la presentazione del libro “L’oro di Sassetta” di Aldo Del Gratta, fra realtà e immaginazione in uno dei borghi più suggestivi della Toscana. Appuntamento venerdì 5 maggio, alle 17.30, nella sala soci del Coop.fi di Pisa Cisanello, via Valgimigli 1 (l’ingresso della sezione soci si trova sul lato destro dell’edificio).
Coordina Angela Rovetini, presidente della sezione soci Coop. Presentano il libro e dialogano con l’autore Franco Banducci, dottore in lettere, Marlo Puccetti responsabile premio letterarrio Scrittura Fresca.
Durante la presentazione saranno letti alcuni brani a cura del Gruppo di teatro e cittadinanza “Liberi di…”.
Coordinato da Letizia Pardi, Fabrizio Cassanelli.
Al termine piccolo rinfresco.
Sinossi del libro
Sulla copertina leggi il titolo “L’oro di Sassetta” e il primo interesse che suscita è andare a vedere dove è Sassetta. Scopri che è un borgo in provincia di Livorno, circa 500 anime. Perché una storia che già dalle prime pagine risulta interessante si svolge proprio a Sassetta? Ce lo spiega l’autore del libro Aldo Del Gratta.
Aldo, un uomo che ha sempre avuto molto da dire, che ha fatto dei propri rapporti personali una fonte di vita, da quando è andato in pensione ha avuto anche molto da scrivere. Da molti anni è sposato con Patrizia, due figli Romina e Emanuele e due nipoti Gianmarco e Leonardo. Oltre al Borgo sparso sulle colline labroniche, ecco l’attenzione va al Palazzo dei Montalvo. Man mano che ci addentriamo nel romanzo si capisce che questo palazzo ne sarà protagonista. Riccardo da cui prende corpo tutta la storia arriva a Sassetta dopo molti anni perché come molti giovani aveva subito le sirene della grande città.
Il ritorno al paese ci fa incuriosire perché come capita o è capitato a molti ritornare nel natio borgo selvaggio, come avrebbe detto il Leopardi, è sempre un’emozione che rompe il silenzio con il tuo passato. L’incontro con il maresciallo del paese è per Riccardo uno dei motivi per riallacciare i rapporti con il paese che aveva lasciato per andare a studiare a Roma ma dove ancora abitavano i genitori. Anche l’accoglienza del Sindaco di Sassetta è significativa e sarà motivo per ulteriori approfondimenti. In questa storia che è tutta da scoprire c’è anche Don Remigio, chi è costui? Riccardo viene sempre più coinvolto.
Si fa un tuffo veramente nel lontano passato addirittura nel 1539. Si scomoda persino Cosimo I° dei Medici. Arriva sulle pagine del libro anche Roberta una splendida ragazza che poi si scopre essere la figlia di un cugino del babbo di Riccardo. Ma il filo conduttore di questa inquietante storia è un anello che Riccardo scorge alla mano destra di chi incontra, uno strano anello a forma di croce. Ritornando all’imponente palazzo, i Montalvo da abili cortigiani avevano a che fare con un tesoro spagnolo di grossa entità che era sparito.
Non poteva mancare a questo punto un passaggio segreto e forse è quella la svolta del romanzo? Nel 1801 è eclatante l’assassinio del Priore, anche quello serviva per distogliere l’interesse sul tesoro dei Montalvo? Nelle vicende ingarbugliate arriva da Pisa anche la famiglia Del Gratta. Ma cosa erano venuti a fare a Sassetta?. Anche Riccardo riceve l’anello, cui prodest? Anche la dinastia Degl’Innocenti ha da dire la sua. Una vicenda sempre più coinvolgente dove una pagina tira l’altra e fai lesto a girare da destra a sinistra per continuare a leggere. Insomma, un romanzo tutto da gustare e Aldo Del Gratta ha promesso che non sarà l’ultimo.
A cura di Marlo Puccetti, Responsabile premio letterario “SCRITTURA FRESCA”