Galileo e la luna

Grande partecipazione lo scorso 14 giugno all'incontro di osservazione della luna a cura dell'Associazione Astrofili

Grande successo per l’incontro serale organizzato lo scorso 14 giugno nella sala soci del Coop.fi di Marina di Pisa dedicato a “Galileo e la Luna: 1610 la sfera perfetta si infrange”, con osservazione dei crateri e mari lunari, in collaborazione con Associazione Astrofili.

Un vero e proprio viaggio nel tempo alla scoperta del mondo di Galileo Galilei e del significato profondo delle sue osservazioni del cielo con il cannocchiale, il nuovo strumento da lui migliorato e per la prima volta usato per osservare gli astri, iniziate alla fine del 1609 proprio osservando la luna.

La Luna, tra gli oggetti celesti il più vicino alla Terra, non era quella sfera perfetta, liscia e levigata come doveva essere tutto ciò che apparteneva alla sfera celeste, ma, come lui stesso scrive nel Sidereus Nuncius, “la superficie della Luna non è levigata, uniforme ed esattamente sferica, come gran numero di filosofi credette di essa e degli altri corpi celesti, ma ineguale, scabra e con molte cavità e sporgenze, non diversamente dalla faccia della Terra, variata da catene di monti e profonde valli.

Ma le osservazioni di Galileo non si limitarono alla Luna, altre “verità” saranno messe in discussione dalle sue osservazioni: la scoperta dei 4 satelliti medicei di Giove che dimostrava che esistevano astri che ruotavano intorno ad altri astri, l’osservazione delle fasi di Venere che dimostrava chiaramente che Venere ruotava intorno al sole.

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