Il 2 ottobre, dalle 17.30, allo spazio soci del Centro*Ponte a Greve, dove è presente la Bibliocoop, i volontari hanno fatto conoscere le tante attività promosse. Ospite della Bibliocoop del Centro*Ponte a Greve il giornalista e storico Paolo Mieli, autore del libro “Le verità nascoste“, intervistato da Paolo Ermini, direttore del Corriere Fiorentino.
Il suo incontro è stato ripreso in diretta streaming sul canale youtube Unicoop Firenze.
Rivedi la diretta streaming
Il libro “Le verità nascoste”
L’eroico ingresso a Fiume del poeta guerriero D’Annunzio è stato usato come mito fondativo dei Fasci di combattimento, eppure molti dei legionari che parteciparono all’impresa non
aderirono mai al fascismo. Questo è uno dei trenta episodi di manipolazione della storia che Paolo Mieli smaschera invitando il lettore a diffidare di fonti inattendibili e versioni adulterate.
In alcuni casi si tratta di falsi d’autore, come il diario di Galeazzo Ciano corretto ad arte dallo stesso genero del Duce. Altre volte sono invece tentativi, più o meno consapevoli e strumentali, di imporre slittamenti interpretativi e di senso a pagine salienti del nostro passato. Troppo di frequente si riscontra invece un uso politico della – presunta – verità raggiunta.
Ecco il filo rosso che collega i saggi qui raccolti: le verità nascoste sono quelle – indicibili, negate e capovolte – che Mieli indaga con il rigore dello storico e l’acume dell’osservatore vigile e inflessibile. Un’analisi che dall’Italia del Novecento, con le sue
più ingombranti e fondamentali figure (Mussolini, De Gasperi, Togliatti), attraversa alcuni temi ancora oggi di grande attualità come l’antisemitismo e il populismo. Fino a gettare nuova luce su personaggi dello scenario internazionale quali Churchill, Stalin, Mao e su passaggi poco conosciuti o spesso misconosciuti della storia antica e moderna, dalla rivolta di Spartaco alla “congiura” di Tommaso Campanella.
Un tracciato, quello indicato in Le verità nascoste, che suggerisce, nelle parole del suo autore, che “in campo storico le verità definitive, al di là di quelle fattuali e comprovate (ma talvolta neanche quelle), non esistano”.