Hanno superato in queste ore quota 15.000 euro le donazioni provenienti da tutta Italia per salvare la Porta d’Europa, l’opera dell’artista Mimmo Paladino inaugurata a Lampedusa nel 2008 e oggi segnata dal vento e dalle intemperie del mare su cui si affaccia. Il crowdfunding di Unicoop Firenze per prendersi cura dell’opera simbolo che campeggia sull’estremità più a sud del nostro continente è partito lo scorso 24 luglio e in dieci giorni ha già raccolto la metà della cifra necessaria per procedere con l’intervento di restauro.
Nel dettaglio, oltre 14.500 euro sono arrivati dal canale digitale, la piattaforma Eppela dove al link eppela.com/salviamolaportadeuropa è possibile contribuire e guadagnarsi le ricompense, fra cui alcune copie dei libri di Pietro Bartolo, copie digitali della vignetta originale di Sergio Staino disegnata espressamente per la campagna di crowdfunding e le shopper ideate e realizzate dai ragazzi migranti del progetto Waxmore, laboratorio di alta sartoria e intercultura. Altri oltre 500 euro sono il frutto delle centinaia di donazioni fatte alle casse dei Coop.Fi da soci e clienti.
Per donare c’è ancora tempo fino al 20 settembre. Sono infatti necessari circa 30.000 euro per gli interventi che prevedono pulitura generale di tutta l’opera, sostituzione delle parti metalliche degradate dal tempo, incollaggio delle scaglie di ceramica, stuccatura e consolidamento della struttura.
La campagna di crowdfunding è promossa da Unicoop Firenze insieme a Pietro Bartolo, medico di Lampedusa ed europarlamentare, al Comitato “3 Ottobre” che si occuperà anche del restauro, e al Comitato “Una rotta per la solidarietà”, in collaborazione con Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, Arnoldo Mondadori e associazione Amani.
Il crowdfunding Salviamo la Porta d’Europa sarà anche al centro dell’iniziativa prevista per venerdì 11 settembre alle 18 a Scandicci con la partecipazione di Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa ed europarlamentare che per primo ha sollevato l’esigenza di una raccolta fondi per il restauro del monumento, Valerio Onida, già presidente della Corte Costituzionale, che ha sostenuto la campagna, Daniela Mori, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze e il sindaco di Scandicci, Sandro Fallani.