Le emozioni degli animali

Nello spettacolo di Isabella Rossellini in cartellone alla Pergola di Firenze

«La crisi climatica? È una tragedia, una grande tristezza. Spero solo che i miei film e i miei spettacoli, facendo conoscere da vicino gli animali, i loro sentimenti, la loro intelligenza, siano un contributo sul tema; spero che, grazie alla mia arte, qualcuno si innamori degli animali e abbia più voglia di proteggerli».

E infatti Il sorriso di Darwin, di Isabella Rossellini, attrice dalla prestigiosa carriera internazionale, è un mix di arte, scienza ed emozioni. Dopo un apprezzatissimo tour all’estero, lo spettacolo approda al Teatro della Pergola dal 23 al 29 gennaio. A raccontarlo, proprio lei, che lo ha scritto e lo porta in scena da solista.

Da dove nasce l’idea?

Ho sempre amato molto gli animali e ho una laurea in etologia. Darwin, con la sua teoria dell’evoluzione, ci ha spiegato che la continuità fra umani e animali si può individuare anche nell’espressione delle emozioni. Il mio spettacolo si basa sul libro L’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali, in cui Darwin si domanda perché certe espressioni, come tremare di paura, ridere, sorridere, aggrottare le sopracciglia, siano capite in tutto il mondo, oltre ogni confine culturale. Nel mio monologo cucio insieme il mondo scientifico e quello dello spettacolo, per esplorare queste emozioni. Faccio il mestiere dell’attrice, che è proprio quello di esprimere emozioni.

Cosa vedremo sul palcoscenico?

Ci sarò io che vestirò molti panni, anche quelli di Darwin. Dietro a me, un grande schermo dove farò vedere dei video: spero che lo spettacolo risulti leggero e comico, anche se parla di scienza e di argomenti molto importanti.

L’empatia è una parola chiave di questo spettacolo.

Il mestiere dell’attore è basato sull’empatia: noi attori giochiamo con l’empatia. Questo gioco continuo di interazioni e scambi è fondamentale perché sul palco si accendano scintille di emozione. Non sono le parole nude e crude, ma è il tono, è l’espressione delle emozioni che dà il senso alle parole e a tutta la rappresentazione teatrale. Anche gli animali esprimono emozioni: quando andavo all’università e si studiava come abbaia un cane, o come un uccello cinguetta, mi sembrava che non fosse sufficiente cercare di decifrare i versi, bisognava andare oltre e capire il tono. E quel tono lo si capisce solo usando l’empatia, una chiave che apre la porta delle emozioni.

Oltre che giornalista, modella e attrice, ora anche etologa appassionata. Come è nato questo interesse e cosa ha imparato dal mondo animale?

Ho sempre avuto una grande passione per gli animali, ma non ero molto brava a scuola; quindi, ho finito per fare un mestiere molto più facile della scienziata. Poi, a 55 anni, con meno impegni di lavoro, sono tornata all’università e ho studiato per sette anni per conseguire il master in “Comportamento e cura degli animali”. Non ho risposte profonde, non traggo lezioni morali o spirituali: semplicemente sono affascinata e piena di stupore rispetto alla natura, che riempie la mia vita di piacere.

Gli scienziati ci parlano di perdita di biodiversità legata all’inquinamento e all’antropizzazione.

Il tema ambientale è fonte di grande ansia. Ognuno di noi credo stia facendo quel che può per consumare meno o in modo meno dannoso, per cercare di salvare il nostro pianeta.

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