Unicoop Firenze incontra il territorio di Pisa: al via, da lunedì 21 fino al 25 ottobre, presso la Stazione Leopolda di Pisa (Piazza Guerrazzi) l’iniziativa “Dialoghi nei territori” con la quale la cooperativa si apre all’ascolto delle comunità locali, con incontri tematici dedicati alle istituzioni, alle associazioni, alle imprese e ai soci attivi del territorio.
Dopo la prima tappa, svoltasi a Prato ai primi di ottobre, l’iniziativa è stata presentata lunedì pomeriggio a Pisa, alla presenza di Antonio Mazzeo, Presidente del Consiglio regionale della Toscana, Massimiliano Angori, Presidente della Provincia di Pisa, Daniela Mori, Presidente del Consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze e Francesca Gatteschi, Direttrice soci Unicoop Firenze.
Presenti all’inaugurazione anche molti rappresentanti dei venticinque Comuni dell’area pisana e ai presidenti delle sezioni soci di Pisa, Cascina, Valdarno Inferiore, Valdera, Valdiserchio Versilia e Volterra coinvolte nell’iniziativa. All’evento hanno aderito 250 associazioni del territorio, per un totale di oltre 800 persone che parteciperanno alle diverse giornate in calendario.
«Dopo la mostra dello scorso anno per il nostro Cinquantesimo, abbiamo sentito l’esigenza di dare continuità a quell’esperienza e abbiamo ideato un programma di “Dialoghi nei territori”, con tanti appuntamenti che, da qui al prossimo marzo, toccheranno tutte le province dove è presente la cooperativa. Dopo la tappa di Prato l’evento prosegue qui a Pisa dove, oggi, diamo il via a una settimana di eventi e incontri con tutto il tessuto dell’area pisana: il radicamento sul territorio che caratterizza Unicoop Firenze ha permesso nel tempo di tessere e mantenere relazioni costruttive, solide e durature con i diversi interlocutori della nostra organizzazione, portatori di visioni, interessi e opinioni differenti, tutte estremamente rilevanti per comprendere appieno i bisogni delle comunità in cui la cooperativa opera. Anche alla luce delle profonde trasformazioni sociali degli ultimi anni, con questa iniziativa vogliamo aprirci ancora di più all’ascolto del territorio e della comunità, con l’obiettivo di conoscere nuove realtà, rafforzare la rete di relazioni già attive e condividere una visione comune sui bisogni del territorio, creando valore per tutti», ha dichiarato Daniela Mori, presidente del Consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze.
«L’inaugurazione di Dialoghi nei territori a Pisa è l’occasione per fare il quadro del contesto economico e del momento storico che stiamo attraversando: le ricerche presentate oggi hanno messo in luce il ruolo della nostra presenza nell’area pisana, dove la cooperativa conta 180mila soci e oltre 260mila clienti settimanali; un’analisi, quella svolta da Nomisma, che evidenzia l’importanza del territorio pisana per Unicoop Firenze e, al tempo stesso, l’importante impatto della cooperativa su questo territorio. L’indagine ci conferma che la cooperativa svolge non solo una funzione economica, ma raccoglie una serie di istanze e aspettative legate ai temi della solidarietà, della sostenibilità, della valorizzazione dell’economia locale e delle sue eccellenze e della cultura. Complessivamente emerge il quadro di un territorio vitale, economicamente dinamico, con una significativa vocazione ai servizi e all’innovazione, dove è forte l’associazionismo, l’interesse ai temi del benessere e della salute e la partecipazione culturale: gli appuntamenti dei prossimi giorni sono una grande opportunità per confrontarsi su queste istanze, per analizzare il presente complesso in cui ci troviamo e per delineare, insieme a tutti i soggetti sociali coinvolti, valori condivisi e progetti comuni», ha affermato Francesca Gatteschi, Direttrice soci Unicoop Firenze.
Mostra fotografica “Una storia di persone: l’origine di Unicoop Firenze a Pisa”
L’apertura dell’evento ha visto anche l’inaugurazione della mostra fotografica “Una storia di persone: l’origine di Unicoop Firenze a Pisa”, allestita all’ingresso della Stazione Leopolda: l’allestimento, realizzato con documenti e immagini dell’Archivio storico di Unicoop Firenze, ripercorre la storia della cooperativa, con tutte le principali tappe dalla nascita ai suoi più recenti sviluppi nell’area pisana. La mostra sarà visitabile fino al 25 ottobre, tutti i giorni dalle 10 alle 12.
Ricerca Nomisma: il valore aggiunto delle attività di Unicoop Firenze in Toscana e a Pisa
Al taglio del nastro e ai saluti istituzionali, è seguita poi la presentazione di due ricerche curate da Nomisma per Unicoop Firenze per fare luce sui numeri dell’economia, dal quadro internazionale e nazionale, a quello toscano e dell’area pisana e sul valore aggiunto delle attività di Unicoop Firenze in Toscana e a Pisa. L’indagine ha approfondito anche le nuove tendenze di consumo nel contesto di Pisa, alla luce da un lato del carovita e della perdita del potere d’acquisto, dall’altro della rilevanza della sostenibilità del carrello in termini economici, ambientali e sociali e della provenienza toscana dei prodotti.
In chiusura è stato presentato un focus sulle eccellenze tipiche del territorio pisano a cura di Sergio Soavi, responsabile filiere agricole Legacoop Toscana.
Incontri tematici
Alla giornata di inaugurazione seguiranno quattro giornate di incontri tematici dedicati ai temi della cultura, del benessere, dell’ambiente e della solidarietà in cui la cooperativa incontrerà le tante realtà del territorio, dal terzo settore, all’associazionismo, al mondo del volontariato: gli incontri vedranno dei focus mirati sui quattro temi, con dati e analisi a cura di Nomisma, e tavoli di lavoro finalizzati all’ascolto dei soggetti del territorio.
Tra gli ospiti delle giornate, per il tema della cultura sarà presente Tomaso Montanari, storico dell’arte e Rettore dell’Università per gli stranieri di Siena. Dopo la cinque giorni a Pisa, l’iniziativa Dialoghi nei territori proseguirà nelle altre province dove è presente la cooperativa, con prossimi appuntamenti, entro il 2024, nel territorio aretino, per svilupparsi poi con altre tappe nel 2025.
Il calendario di appuntamenti
L’evento inaugurato lunedì 21 ottobre presso la Stazione Leopolda prosegue fino al 25 ottobre, con quattro appuntamenti dedicati ai temi della cultura, del benessere, dell’ambiente e della solidarietà.
Gli appuntamenti si svolgono a partire dalle ore 17.00.
Per partecipare è necessario prenotarsi ad ogni singolo evento dal link www.coopfi.info/eventi
Questi gli appuntamenti in calendario
- 22 ottobre – Cultura – Talk a cura di Tomaso Montanari, Storico dell’arte e Rettore dell’Università per gli stranieri di Siena
- 23 ottobre – Benessere
- 24 ottobre – Ambiente – Talk a cura di Fausto Ferruzza, Presidente Legambiente Toscana
- 25 ottobre – Solidarietà – Talk a cura della Fondazione Il Cuore si scioglie
All’ingresso dalla Stazione Leopolda è allestita la mostra fotografica “Una storia di persone: l’origine di Unicoop Firenze a Pisa”: la mostra è visitabile fino al 25 ottobre, tutti i giorni dalle 10 alle 12.
Le ricerche Nomisma
In occasione dell’evento dedicato al territorio di Prato Nomisma ha curato due ricerche per Unicoop Firenze per fare luce sullo scenario macro-economico, il contesto territoriale e il ruolo economico e sociale giocato dalla cooperativa e per approfondire le nuove tendenze di consumo nella provincia di Prato e in Toscana.
I numeri della Toscana
In uno scenario nazionale e internazionale segnato da tensioni geo-politiche, incertezza e emergenza climatica, per la fine del 2024 per la regione Toscana è prevista una lieve accelerazione del Pil (+0,8%), trainata dalla crescita dei consumi. Entro la fine del 2025 si prospetta un’ulteriore accelerazione dell’economia toscana (+0,8%) ma leggermente al di sotto dei livelli previsti per l’Italia (+0,9%), mentre nel 2026 la crescita dell’economia toscana (+1,2%) sarà leggermente superiore a quella stimata per l’Italia (1%).
Ad alimentare l’espansione dell’economia toscana saranno soprattutto l’export manifatturiero e il turismo internazionale. Anche in Toscana soffia il vento dell’inverno demografico: il calo della popolazione, trasversale alla quasi totalità delle province, prosegue incessante, e per il 2050 si prevede un ulteriore decremento del numero di residenti di quasi 5 punti percentuali.
Entro un simile scenario, in cui sale l’età media al parto e cala il tasso di fecondità, la già evidente dinamica dell’invecchiamento appare destinata ad accentuarsi, con un incremento sostanziale della fascia di età over 65, che arriverà a rappresentare oltre un terzo dei residenti entro il 2050. Sul fronte occupazionale anche in regione emergono segnali positivi, con un tasso di occupazione regionale che raggiunge il 71,6% nei primi sei mesi del 2024, superando ampiamente la media italiana.
Il contesto di Pisa
Pur inserita in un simile contesto, la provincia di Pisa si distingue per alcune dinamiche peculiari, che appaiono uniche all’interno del panorama regionale. In un contesto segnato da un crollo demografico, la provincia di Pisa appare caratterizzata da una sostanziale stabilità: nel corso degli ultimi 5 anni la popolazione non ha evidenziato significative variazioni, pur non sottraendosi al progressivo invecchiamento.
Tra Comuni emergono alcune differenze: i comuni sotto i 10mila abitanti registrano cali demografici, mentre quelli sopra i 10mila hanno visto maggiore stabilità o addirittura aumenti di popolazione. La provincia si distingue per un reddito medio che nel 2022 ha quasi raggiunto i 25.000 euro, superando la media regionale e nazionale, con una quota di contribuenti a basso reddito in linea con Toscana e Italia e significative differenze fra un Comune e l’altro. Sotto il profilo occupazionale, Pisa presenta un’elevata percentuale di popolazione occupata (70% rispetto ad una media del 69%) – più bassa nei comuni sotto 5.000 abitanti -, a fronte di una quota di laureati ben sopra la media.
Il sistema imprenditoriale della provincia mostra una spiccata propensione ai servizi, che costituiscono il settore più sviluppato, anche grazie all’apporto del turismo. A ciò si aggiunge una quota rilevante di startup innovative, che contribuiscono ulteriormente alla crescita e al dinamismo dell’economia locale.
Il ruolo di Unicoop Firenze nell’area pisana
La Cooperativa registra numeri importanti sul territorio di Pisa. A fronte di un giro d’affari di oltre 490 milioni di euro nei 25 punti vendita della provincia e degli oltre 260 mila clienti settimanali, Unicoop Firenze conta oltre 180 mila soci ordinari, che rappresentano il 90% del venduto sul territorio. In tale quadro, appare rilevante anche l’impatto di Unicoop Firenze all’interno del sistema locale del lavoro di Pisa.
Nel complesso, secondo le stime di Irpet, nel 2022 Unicoop Firenze e la sua filiera hanno prodotto una ricchezza (misurata in termini di valore aggiunto) di oltre 160 milioni di euro, giocando un ruolo significativo anche dal punto di vista occupazionale, con oltre 2.000 occupati in modo diretto, indiretto ed indotto.
Tendenze di consumo nella provincia di Pisa
Il rapporto Nomisma analizza il cambiamento, nel prossimo futuro, dei comportamenti di acquisto dei soci e clienti di Unicoop Firenze residenti nella provincia di Pisa. Per salvaguardare sia il proprio potere di acquisto sia la qualità dei prodotti acquistati, il primo driver di acquisto è il rapporto qualità – prezzo (indicato dal 61% dei pisani, in linea con la media toscana), seguito da salute e benessere (47%), origine italiana (44%) e freschezza (42%). Al tempo stesso, il carovita costringe i consumatori della provincia all’adozione di strategie volte al risparmio: la spesa si concentra sui prodotti alimentari essenziali, si frequentano insegne diverse in base a offerte e promozioni in corso e si acquistano prodotti principalmente quando sono in promozione.
Per risparmiare sulla spesa i clienti e soci della provincia di Pisa ricorrono sempre più spesso all’acquisto di prodotti a marchio Coop, sinonimo di un buon rapporto di qualità – prezzo (a pensarla così è il 63% dei consumatori) e garanzia di sicura qualità (citata dal 46%). I prodotti a marchio sembrano avere le carte in regola per rivestire un ruolo di primo piano nel carrello della spesa dei pisani anche nel prossimo futuro, con il 24% dei consumatori intenzionato ad intensificarne gli acquisti nei prossimi 12 mesi.
In tale scenario, Unicoop Firenze gode di un’ottima reputazione presso i soci e clienti di Pisa, non solo relativamente all’ampiezza dell’offerta e alla qualità dei prodotti a marchio Coop (che mette d’accordo quasi 9 consumatori su 10), ma anche in merito al suo impegno su altri temi di rilievo. Tra questi l’attenzione al territorio, grazie all’ampio assortimento di prodotti locali (citato dall’83%), l’impegno della Cooperativa in iniziative solidali (79%), le politiche di prezzo vicine ai consumatori grazie alla buona proposta di offerte e promozioni (83%) e l’attenzione all’ambiente, rappresentata dall’ampia proposta di prodotti biologici e sostenibili (77%).
I consumatori: tra localismo e sostenibilità
Parallelamente, i consumatori della provincia di Pisa sono fortemente attenti a due altri aspetti: la provenienza toscana e la sostenibilità dei prodotti. I soci e clienti della provincia di Pisa dimostrano un forte attaccamento agli alimenti e bevande tipici del loro territorio: la metà dei consumatori dichiara di acquistarli ogni settimana, e a fare da traino a tale comportamento è in primis la volontà di sostenere le produzioni e l’economia locale (indicata dal 40%). In particolare, accanto ai prodotti freschi (come frutta, verdura e carne), i consumatori pongono grande attenzione all’origine toscana delle specialità che rappresentano l’eccellenza dell’agroalimentare locale: olio extra-vergine di oliva, formaggi, salumi e vino.
L’attenzione al localismo si intreccia con il crescente interesse dedicato alla sostenibilità: la sostenibilità di un alimento, per i pisani, non si limita solo alla sua impronta ecologica, ma abbraccia anche la sfera economica e sociale: ciò implica sostenere filiere controllate, garantire una giusta remunerazione agli operatori e promuovere produzioni che valorizzino il territorio.
In questo contesto, la Grande Distribuzione Organizzata può giocare un ruolo fondamentale nel percorso verso uno sviluppo più sostenibile, non solo ampliando l’offerta di prodotti a basso impatto ambientale (44%), ma anche privilegiando i rapporti con imprese agricole e fornitori che adottano pratiche responsabili (40%) e introducendo sconti e promozioni dedicate ai prodotti sostenibili (39%).