Si chiude con un segno positivo il bilancio 2019 di Unicoop Firenze: sono 2,369 miliardi di euro i ricavi per le vendite lorde al dettaglio, in aumento rispetto all’anno precedente, con un utile netto di esercizio pari a quasi 52 milioni di euro.
“I numeri ottenuti nel 2019 ci permettono di intervenire a sostegno delle persone che escono da questa pandemia molto più povere di prima. Il nostro compito sarà quello di tutelare il potere d’acquisto delle famiglie toscane e di aiutare chi è in difficoltà. Ringraziamo i soci e i lavoratori che hanno contribuito al raggiungimento di questi importanti risultati” fanno sapere da Unicoop Firenze.
Già nel 2019 la Cooperativa ha garantito vantaggi per i soci, fra promozioni riservate ed erogazione esclusiva di «punti spesa», per un importo pari a 151,3 milioni di euro.
Resta buono il rapporto tra prestito sociale e patrimonio netto “consolidato” pari a 0,90, quindi di gran lunga inferiore al rapporto massimo indicato dalla Banca d’Italia: un segnale importante della solidità della cooperativa, che può contare anche su un patrimonio netto di 1,675miliardi di euro.
Dalla parte di chi è in difficoltà
La Cooperativa a inizio giugno ha presentato la campagna Nessuno Indietro, con cui destina 1 milione di euro alle associazioni del territorio per aiutare le persone più colpite dalla crisi economica dovuta al Coronavirus e contrastare l’aumento delle disuguaglianze nella regione.
Nel dettaglio, il bilancio 2019 rispetto al 2018 evidenzia un aumento delle vendite conseguito grazie ad una politica commerciale attenta al contenimento dei prezzi a scaffale. A fronte di un indice dei prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona incrementato +0,6% a livello nazionale (dati Istat), lo scorso anno si è registrata un – 0,7% dei prezzi applicati dalla cooperativa.
In questo modo la Cooperativa tutela il potere di acquisto dei propri soci e dei consumatori in genere e mantiene alto il valore qualitativo dei prodotti venduti. Un ruolo importante è rappresentato dal prodotto a marchio Coop, che propone un corretto equilibrio fra qualità e prezzo nella spesa basica del consumatore.
Imposte e investimenti
Le imposte incidono per il 34% sul risultato lordo, per un importo di oltre 26 milioni di euro a conferma che la cooperazione contribuisce in maniera importante al gettito fiscale del nostro Paese, mentre sul capitolo investimenti, Unicoop Firenze nel 2019 ha speso oltre 32 milioni di euro (oltre 200 milioni di euro nell’ultimo quinquennio), proseguendo nella politica di ammodernamento della propria rete di vendita con particolare attenzione a temi di natura ambientale (risparmio energetico, riutilizzo acque reflue, per esempio) e migliorando l’accessibilità per i soci e clienti (semplificazione del punto vendita, copertura dei parcheggi). Ne sono un esempio sia la nuova struttura di San Miniato, sia quella di Prato Fabbricone.
L’attenzione verso i lavoratori
Sempre nel 2019 i lavoratori della cooperativa sono 7.894, di cui l’89% con contratto a tempo indeterminato, il 64 % sono donne. A tutti i dipendenti Unicoop Firenze ha dato un premio per l’impegno dimostrato durante l’emergenza COVID 19 del valore di 200 euro, a cui ha fatto seguito a giugno il premio variabile di produzione legato ai risultati raggiunti nel 2019, per una cifra complessiva di 6,6 milioni di euro. Il contratto integrativo di Unicoop Firenze, infatti, allo scopo di favorire la partecipazione e la responsabilizzazione dei lavoratori, prevede un premio variabile di risultato legato a redditività ed efficienza e recupero dei costi, pari al 25% dell’utile commerciale.
Il sostegno ai fornitori toscani
L’impatto sull’occupazione toscana della cooperativa comprende anche il rapporto privilegiato con i fornitori e le filiere toscane. Sono stati più di mille fornitori toscani che nel 2019 Unicoop Firenze hanno fornito a Unicoop Firenze i propri prodotti alimentari e non alimentari, per un giro d’affari pari al 25% del fatturato annuo. Da anni inoltre Unicoop Firenze conta il doppio dei fornitori locali rispetto alla media delle altre realtà della grande distribuzione.