La lotta allo spreco alimentare è una battaglia che riguarda tutti e che, da anni, vede Unicoop Firenze impegnata con progetti sul tema e iniziative di sensibilizzazione dei cittadini e dei propri lavoratori. La Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, oggi 5 febbraio, è l’occasione per fare il punto sul risultato dei progetti antispreco messi in campo nei punti vendita della Cooperativa. Questa giornata, arrivata alla sua undicesima edizione, è stata, istituita nel 2014 per sensibilizzare su un tema che è tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030, in particolare il 12.3: dimezzare lo spreco alimentare entro il 2030.
L’impegno di Unicoop Firenze
Da ormai 20 anni la cooperativa ha al suo attivo il progetto Buonfine per contribuire a un utilizzo più sostenibile delle risorse: grazie al progetto, i prodotti non più vendibili ma ancora idonei al consumo possono essere ceduti alle associazioni di volontariato e, quindi, distribuiti alle persone in difficoltà.
Grazie al progetto, nel 2023, 83 associazioni onlus in Toscana hanno ricevuto donazioni partite da 72 punti vendita Unicoop Firenze e 10 fra piattaforme freschi e magazzini, per un totale di 409mila kg e 790mila pezzi.
Con il progetto Buonfine i prodotti invenduti o invendibili arrivano a coloro che vivono in stato di necessità attraverso una rete solidale che coinvolge i dipendenti dei punti vendita, che organizzano e gestiscono le diverse fasi della donazione, e i soci Coop che, a titolo volontario, si occupano delle relazioni con enti pubblici e associazioni. Assieme a questi anche le amministrazioni locali che supervisionano il processo di donazione e i soggetti donatari che ritirano i prodotti per assistere le persone bisognose.
Oltre al Buonfine, nei punti vendita è attiva anche l’iniziativa “Mangiami subito” di vendita scontata del 50% di prodotti prossimi alla scadenza: nel 2023 il progetto ha intercettato con favore le esigenze di risparmio delle famiglie toscane e ha consentito a soci e clienti un risparmio di 4,3 milioni di euro.
Il dato nazionale
La lotta allo spreco è un impegno comune che ha dato i suoi frutti anche sul fronte nazionale: grazie al progetto Buon fine, dai punti vendita Coop in Italia, nel 2023 è stato possibile recuperare e donare 4.480 tonnellate di derrate alimentari –in grado di generare oltre 8 milioni 960 mila pasti– per un valore pari a più di 28 milioni 725 mila euro. A beneficiarne 843 associazioni di volontariato in tutta Italia. Donazioni che permettono anche un risparmio in termini di inquinamento.
Il mancato conferimento in discarica di queste oltre 4 mila tonnellate di cibo trasformate in pasti, ha evitato l’emissione di circa 9.260 tonnellate di CO2, pari a quelle emesse da circa 1.000 auto che percorrono 30.000 km all’anno. Inoltre, nel 2023, il progetto “Mangiami subito” ha permesso, a livello nazionale, la vendita di quasi 45 milioni di euro di prodotti in scadenza, coinvolgendo 828 punti vendita.
I numeri dello spreco alimentare
Con il cibo che avanza si potrebbero nutrire tre miliardi di persone, calcola l’ONU. Oltre un terzo della produzione alimentare viene sprecata: fatto 100 lo spreco lungo la filiera agroalimentare fra il 60 e il 70% del totale si genera proprio fra le mura di casa in modo inconsapevole.
Se ognuno di noi dimezzasse ciò che getta via ancora buono a livello domestico (in Italia vale oltre 7 miliardi di euro), il beneficio sarebbe economico e ambientale, individuale e collettivo. Ma nell’ultimo periodo, qualcosa è cambiato: secondo l’indagine dell’Osservatorio Waste watcher international 2023, effettuata su un campione rappresentativo di 7.500 persone in 8 Paesi, rispetto all’anno precedente lo spreco alimentare cala drasticamente ovunque. Anche gli italiani stanno facendo passi avanti e riducono lo spreco domestico a 469 gr a testa alla settimana, con un calo del 21% rispetto al 2022, un po’ perché cresce la sensibilità ambientale e un po’ per ragioni economiche.
Se, da un lato, la perdita del potere d’acquisto ha dato una sforbiciata allo spreco, dall’altro esistono strategie di buon senso per ridurlo: fra i consigli antispreco, preparare un piano pasti settimanali e fare meglio la lista della spesa, annotando le quantità richieste; seguire la lista senza cedere a tentazioni e offerte del momento, programmare gli acquisti ed acquistare frequentemente e in piccole quantità i freschi, periodicamente quelli a lunga scadenza; organizzare il frigorifero e la dispensa, tenendo d’occhio le scadenze e tenuta dei prodotti; nella gestione del frigo, far ruotare così da avere a portata di mano i più prossimi alla scadenza; usare la fantasia in cucina, combinando gli avanzi e i prodotti meno freschi in ricette salvacibo; usare gli avanzi per il pasto successivo o congelarli per pasti futuri.