Il Toscana Pride 2024 si terrà il 7 settembre a Lucca, la città toscana scelta dall’organizzazione per la manifestazione dell’orgoglio e della visibilità LGBTQIA+* (lesbico, gay, bisessuale e bi+, trans*, queer, intersex e asessuale), antifascista e pacifista, che anche quest’anno conferma la sua formula itinerante.
“Indomitə e Fierə” è il claim rivendicativo con cui la comunità queer toscana è pronta a scendere in piazza per far sentire la propria voce. Traendo spunto dal significato che ha storicamente la pantera lucchese, il Comitato organizzatore ha voluto adattare uno dei motti storici della città alle rivendicazioni del Toscana Pride 2024.
«La comunità queer è “indomitə” perchè non è disposta a sottostare alla norma imposta e come la pantera rifiuta di farsi addomesticare per compiacere gli altri. Ma è anche fierə perché ha fatto dell’orgoglio la propria bandiera, imparando a camminare ogni giorno a testa alta e con coraggio» afferma Monia Marcacci portavoce del Toscana Pride, attivista dell’associazione Famiglie Arcobaleno, e prosegue dicendo: «Ci aspettiamo una grande partecipazione perché oggi più che mai possiamo e dobbiamo restare insieme e dalla stessa parte. I temi e le istanze portate avanti dalla comunità riguardano l’intera società civile. A condurci alla parata sarà un percorso partecipativo a cui vorremmo prendessero parte le associazioni, le collettive, le libere soggettività».
Nel mese di luglio ci saranno, infatti, incontri a Firenze, Siena, Lucca aperti a tutti, in cui ciascuno potrà portare le proprie istanze e confermare il proprio impegno. Sarà un Pride ancora più intersezionale che parlerà con la voce di tutte le persone marginalizzate in quanto LGBTQIA*+, razzializzate o migranti, con disabilità, grasse, precarie e disoccupate. Il Toscana Pride prende anche posizione contro il massacro a Gaza, a sostegno del popolo palestinese, per l’autodeterminazione dei popoli e per il cessate il fuoco immediato.
Le istanze più urgenti
«In Italia c’è ancora molta strada da fare per colmare le lacune a livello legislativo e burocratico e vedere il riconoscimento dei diritti della comunità LGBTQIA*+. Lo conferma anche la classifica annuale sui diritti della comunità LGBTQIA*+ dell’ong Ilga Europe: siamo al trentaseiesimo posto su 49 Paesi in Europa», commenta Monia Marcacci, che prosegue: «Tra le istanze più urgenti ci sono la rivendicazione del matrimonio egualitario per l’ottenimento del riconoscimento alla nascita dei figli e figlie nati all’interno delle famiglie omogenitoriali e il riconoscimento del diritto al percorso di autodeterminazione delle persone transessuali».
Come aderire
Si può aderire al Toscana Pride partecipando agli incontri che si svolgeranno a luglio aperti a tutte le associazioni e ai singoli cittadini, che potranno portare le loro istanze e il loro impegno alla realizzazione del Toscana Pride. Oppure si può dare adesione formale tramite il sito toscanapride.eu scrivendo a: adesioni@toscanapride.eu
Conclude Monia Marcacci: «Quest’anno siamo stati più ristrettivi rispetto agli altri anni per quello che riguarda i patrocini pubblici. Ci mettiamo a disposizione delle amministrazioni pubbliche ed enti che vorranno aderire alla nostra manifestazione ma solo a fronte di un impegno reale e concreto per quello che sono i diritti delle persone LGBTQIA+*.
Vogliamo che questo momento rappresenti un momento di reale e concreta partecipazione, non solo un momento di visibilità, cui non seguono azioni concrete».
Info su www.toscanapride.eu
L’impegno di Unicoop Firenze
Revolution, una borsa contro le discriminazioni di genere
Close The Gap al fianco della comunità LGBTQIA+.
Coop e Close The Gap collaborano con Arcigay a sostegno della comunità LGBTQIA+. Acquistando una delle borse di stoffa Close The Gap che troverete in questi giorni nei punti vendita Unicoop Firenze, Coop donerà 50 centesimi a a favore della campagna #hoqualcosadadirvi, promossa da Arcigay per sostenere il coming out e implementare i centri antidiscriminazione ubicati in tutto il territorio italiano. Oggi che la parità dei diritti è messa in serio pericolo, la libertà è l’unica posizione da prendere.