Un grande lancio internazionale al Festival di Berlino lo scorso febbraio per il film del regista toscano Federico Bondi, prodotto da Vivo Film con Rai Cinema e in arrivo nelle sale italiane dal 21 marzo, giornata internazionale della sindrome di Down: protagonista Dafne, il suo mondo, il rapporto con il padre, gli amici, il lavoro.
Emozioni, delicate e forti, portate in scena da una ragazza con sindrome di Down in un momento particolare della sua vita, appena dopo la perdita della madre. Il ritmo segue la carica espressiva dell’attrice protagonista, Carolina Raspanti, che nella vita lavora come addetta di un supermercato Coop, proprio come nel film, girato completamente in Toscana, con varie scene nel punto vendita Coop.fi di Borgo San Lorenzo.
La protagonista, Carolina Raspanti
Chi è Dafne?
Dafne è dentro di me: tolgo i panni di Carolina ed entro nel suo mondo, molto diverso e molto simile al mio. Lei è ancora più sfacciata ed esplosiva di me e mi è piaciuto molto vestire i suoi panni, essere due persone in una.
Come è stato vivere sul set?
Mi sono trovata benissimo con tutti e conoscere tanta gente ha reso ancora più divertente questa esperienza nuova per me. In realtà il set mi era in parte familiare perché molte scene sono girate nel supermercato che è il mio mondo, quello di Carolina. A Lugo di Romagna, dove vivo, lavoro all’Ipercoop da ben 11 anni: il supermercato è casa mia, quel lavoro, ormai, lo mastico bene!
E se questa esperienza continuasse?
Oddio! Il lavoro per me è sacro, è tutto, quindi faccio un film poi basta, voglio tornare al mio lavoro, con le persone che vedo tutti i giorni e che sono una seconda famiglia. Il film è un’esperienza, bellissima, come la partecipazione all’anteprima a Berlino. Chi l’avrebbe mai pensato? Ma non posso immaginare la mia vita senza quel lavoro, fondamentale, nella vita come nel film.
Il regista, Federico Bondi
Commedia, dramma, docufilm: come definirebbe questa pellicola?
Una commedia drammatica o un dramma in chiave di commedia, dove si può ridere e piangere allo stesso tempo.
Dafne abbraccia tante persone nel corso del film, perché?
La durata media di un abbraccio tra due persone è di circa 3 secondi. Con Carolina supera i 20, ed è fantastico! Produce un effetto terapeutico. Con i suoi abbracci la nostra protagonista ci dice che siamo fatti di relazioni. L’abbraccio è il modo con cui Dafne si butta nel mondo con una passione dirompente, per la vita, direi.
Le passioni salvano?
La passione per il lavoro, l’affetto dei colleghi, gli amici salvano Dafne, certo. Ma di più: con le sue risorse insospettabili è Dafne stessa a salvare gli altri. Circondata da un alone di magia, Dafne-Carolina è una personalità luminosa in grado di contagiare chi le sta intorno. Anche per questo ho scelto di non darle la sceneggiatura ma di guidarla scena per scena, perché emergesse tutta la sua autenticità.
Il produttore, Gregorio Paonessa
Perché questo film?
Volevamo raccontare una storia con forte carica civile, legando la narrazione emotiva a un tema importante come quello della disabilità. Sono passati poco più di due anni dall’approvazione della legge sul Dopo di noi, che ha introdotto il sostegno alle persone con disabilità grave dopo la morte dei parenti. Il film parla alle famiglie dei ragazzi, con un messaggio di speranza sul percorso di autonomia e integrazione delle persone con disabilità.
Da Berlino alle sale italiane. Quali altre tappe per il film?
Il film è una storia per tutti: è una storia d’amore, di affetti forti, un racconto “universale” delle grandi prove che ognuno di noi affronta nella vita. Puntiamo a coinvolgere il mondo dell’associazionismo legato alle disabilità ma ci auguriamo che questo messaggio arrivi forte a un pubblico di tutti i generi e tutte le età. A trainare il film sarà proprio l’energia prorompente di Dafne che porta in scena sentimenti ed emozioni con una forza direi esemplare.
Un dialogo dal set
Nuova collega: «Cosa ti piace del tuo lavoro?»
Dafne: «Tutto»
«Tutto?»
«Sì. Tutto tutto, soprattutto quando creo dal niente»
«E che cosa crei qui?!»
«Le etichette»
Dafne al cinema. La programmazione
- Barberino di Mugello (FI)
dal 22 al 24 marzo – Teatro comunale Corsini
domenica 24 marzo Federico Bondi e Simona Baldanzi incontreranno il pubblico
Anteprime in Toscana
- Firenze
martedì 19 marzo ore 21 anteprima al Cinema Stensen, Federico Bondi, Carolina Raspanti e Antonio Piovanelli incontreranno il pubblico
dal 21 marzo – Cinema Stensen
domenica 24 marzo ore 18 Federico Bondi incontrerà il pubblico - Prato
dal 22 al 27 marzo – Cinema Pecci - Barberino di Mugello (FI)
dal 22 al 24 marzo – Teatro comunale Corsini
domenica 24 marzo Federico Bondi e Simona Baldanzi incontreranno il pubblico - Arezzo,
dal 29 marzo al 4 aprile al Cinema Eden. Il 29 marzo incontro con il regista Federico Bondi. - Borgo San Lorenzo,
al Cinema Teatro Giotto dal 5 all’8 aprile. Domenica 7 aprile, alle 17.30, Federico Bondi incontra il pubblico. - Pisa,
dal 15 al 17 aprile al Cinema Arsenale. Il 16 aprile incontro con il regista Federico Bondi e l’attrice protagonista Carolina Raspanti. - Grosseto,
il 10 aprile, al Cinema Stella, incontro con il regista Federico Bondi e l’attrice protagonista Carolina Raspanti - Follonica,
l’11 aprile, al Piccolo Cineclub Tirreno, incontro con il regista Federico Bondi - Viareggio,
il 14 aprile, al Fest Eden, incontro con il regista Federico Bondi