Via libera della Camera per la legge Salvamare

Dall'esperienza di Arcipelago Pulito, che ha visto tra i promotori con la Regione Toscana e Legambiente anche Unicoop Firenze, un altro passo avanti per il recupero dei rifiuti di plastica dai nostri mari. L'assessore Bugli: "Un riconoscimento per il lavoro da apripista della Toscana". Presto il progetto sarà esteso anche ad altri cinque porti, oltre a Livorno

La Toscana per l’ambiente

Approvato dalla Camera dei Deputati il disegno di legge Salvamare presentato ad aprile dal Governo. I provvedimenti passano ora all’esame del Senato. “Siamo molto contenti: la legge Salvamare che ha recepito Arcipelago Pulito ha ottenuto il via libera dalla Camera” –  commenta l’assessore Vittorio Bugli, presidente della Giunta della Regione Toscana – “È un grande riconoscimento per il lavoro da apripista fatto dalla Toscana. In sede di stesura del testo, sono state infatti raccolte le linee guida della sperimentazione Arcipelago Pulito fatta dalla Regione Toscana a Livorno, con la collaborazione di alcune flotte di pescatori locali e altri soggetti istituzionali e privati. Siamo particolarmente soddisfatti anche perché sembra che siano stati accolti tutti gli emendamenti che avevamo proposto a luglio, in audizione in commissione, quindi in particolare che questi rifiuti venissero assimilati agli urbani e che il costo di gestione fosse a carico di tutti”.

La sperimentazione di Arcipelago Pulito

Nei sei mesi di sperimentazione di Arcipelago Pulito sono stati raccolti 18 quintali di rifiuti per un volume di oltre 24 mila litri. Un bel risultato di squadra, frutto della piena collaborazione tra soggetti pubblici e privati: la Regione Toscana, il Ministero dell’Ambiente, la Guarda Costiera, l’ Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Settentrionale, la società Labromare che gestisce la raccolta dei rifiuti nel porto, Revet che li ricicla, Legambiente e Unicoop Firenze, che ha contribuito con un sostegno ai pescatori.

Al progetto la cooperativa ha destinato, sotto forma di incentivo e premio per i pescatori che si sono impegnati nella sperimentazione, parte del ricavato del centesimo che soci e clienti, per legge, dall’inizio dell’anno devono pagare per le buste in Mater-bi dell’ortofrutta.

Non solo Livorno

“E’ stato un risultato positivo – ricorda Bugli – tanto che abbiamo deciso di allargarlo. Poche settimane fa abbiamo avuto il via libera dal ministero per estendere Arcipelago Pulito ad altri cinque porti, oltre a Livorno, e abbiamo lavorato velocemente per arrivare in poco tempo alla firma di un protocollo con i Comuni di Piombino, Viareggio, Castiglione della Pescaia, Porto Ercole e Porto Santo Stefano.

La sfida ora è sul piano organizzativo: si tratta di costruire un sistema per la raccolta e il conferimento dei rifiuti. Abbiamo puntato l’attenzione sulla raccolta della plastica e dei rifiuti nei fiumi, coinvolgendo le associazioni dei cittadini volontari, oltre ai Comuni e ai Consorzi, che hanno aderito al nostro Manifesto Collaborativo Toscana Pulita.

Con il lavoro fatto abbiamo ottenuto due risultati importanti: il primo è stato dimostrare che con piccoli passi e con la collaborazione di tutti si può dare un forte contributo per la difesa dell’ambiente. Il secondo risultato è stato quello di smuovere la politica con un provvedimento nazionale che tuteli tutto il nostro mare”.

Tutto era nato da un vuoto normativo, da colmare. I pescatori che accidentalmente tirano su con le loro reti non solo pesci ma anche rifiuti e plastiche ne sono considerati responsabili. Nel momento in cui li conducono in porto sarebbero quindi teoricamente costretti a pagarne i costi di smaltimento: nella pratica quello che accadeva è che i rifiuti venivano rigettati in acqua.

Il nostro impegno per l’ambiente

“Come cooperativa di consumatori, – commentano da Unicoop Firenze – “ma anche come comunità di cittadini aver inaugurato una buona pratica che contribuisce alla tutela dell’ambiente ci rende orgogliosi. E da oggi anche più consapevoli del nostro ruolo, che deve essere quello di mettere in moto meccanismi virtuosi per la salvaguardia dell’ambiente. Lo facciamo cambiando i nostri modelli produttivi per andare verso prodotti più amici dell’ambiente, lo facciamo sensibilizzando i nostri soci e clienti, le istituzioni, e proponendo nuove buone pratiche ecologiche”.

 

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