Qual è il ruolo di un’impresa cooperativa attiva oggi nel mondo della distribuzione? A questa domanda cerchiamo di dare una risposta ogni giorno, soprattutto in un periodo come quello che stiamo attraversando, che si è rivelato oltremodo critico, anche al di là delle previsioni più fosche. Nei mesi cruciali della pandemia ci guidava la speranza di poter uscire un giorno dalla condizione eccezionale in cui ci trovavamo e ricominciare la vita di un tempo.
Invece, gli eventi che si sono susseguiti nel 2022 – il riaffacciarsi prepotente dell’inflazione guidata dal rincaro dell’energia, la drammatica guerra in Ucraina, la crisi climatica con un’estate da record che ha messo in difficoltà molte produzioni agricole – ci pongono davanti una realtà diversa, che compromette il presente di una moltitudine di persone e lascia enormi dubbi sul futuro. In questo contesto anche la nostra cooperativa è chiamata a trovare nuove risposte e a praticare scelte che possano contribuire a sostenere i soci e più in generale le famiglie, portando a compimento in primo luogo quanto stabilisce lo statuto: garantire prodotti di qualità al miglior prezzo.
Per i primi mesi del 2022 Unicoop Firenze, anche se l’inflazione correva veloce, è riuscita a mantenere i prezzi calmierati nei propri 108 punti vendita. Lo sforzo di non rialzarli, nonostante i rincari delle materie prime, ha richiesto alla cooperativa in cinque mesi un investimento di 20 milioni di euro, per fronteggiare l’inflazione all’acquisto e contenere l’aumento dei prezzi di vendita. Il nostro impegno è continuato anche a giugno con la promozione “Buoni Dentro”, il meccanismo dei buoni da 5 euro spendibili su prodotti a marchio Coop ogni 15 di spesa: grazie a questa iniziativa, il risparmio per soci e clienti di Unicoop Firenze è stato stimato in 8,6 milioni di euro.
Anche per il prossimo futuro lo sforzo sarà orientato a garantire il miglior prodotto al miglior prezzo, cercando di contenere, per quanto possibile, il costante aumento dell’inflazione che, anche nel mese di luglio, nei Coop.fi si attestava al di sotto del dato nazionale dell’8% registrato dall’Istat.
Assieme ai rincari, soci e clienti hanno purtroppo dovuto far fronte anche al disagio per la mancanza sugli scaffali di alcuni prodotti, fenomeno dovuto a una serie di concause. La serie di interviste con cui apriamo questo numero dell’Informatore potrà aiutarci a diventare più consapevoli del periodo che stiamo vivendo, con riflessioni ad ampio spettro – dalle cause dell’inflazione alla crisi climatica, passando per quella energetica e logistica – di personaggi di calibro nazionale e internazionale. Per quanto ci riguarda, possiamo assicurare che le scelte della cooperativa continueranno ad andare nella direzione della tutela del potere di acquisto di soci e clienti.