Quali dati chiede Unicoop Firenze al momento della richiesta di diventare socio?
Ricordiamo intanto che la tessera socio non equivale a una carta fedeltà, perché permette al socio di diventare “parte della famiglia” di Unicoop Firenze, di poter accedere agli sconti e ad altri servizi, ma anche di partecipare alle assemblee ed eleggere i propri rappresentanti nelle sezioni soci.
I dati indispensabili sono nome e cognome, luogo e data di nascita,
codice fiscale, residenza. Gli altri sono facoltativi e il socio può liberamente decidere se darli o meno.
Quali consensi sono richiesti?
Si chiede un consenso specifico per finalità commerciali o di marketing. Ai soci che decidono di rilasciare questo consenso inviamo newsletter a contenuto commerciale da noi prodotte. Un regolamento interno stabilisce il numero massimo di newsletter che possono essere inviate
a ciascun socio, che ha la possibilità di cancellarsi dall’indirizzario in qualsiasi momento.
Unicoop Firenze usa i dati per profilare i suoi soci?
No, ma stiamo valutando la possibilità di richiedere un consenso alla profilazione. Con differenze rispetto alla concorrenza: chi accetterà non riceverà mai offerte mirate, perché “i soci sono tutti uguali”, ma ci consentirà, invece, di inviare newsletter più vicine agli interessi del singolo socio e quindi per lui più interessanti. Per fare un esempio: informeremo prevalentemente sui prodotti per bambini chi li acquista abitualmente, lo stesso accadrà a chi compra cibo per animali. Potranno inoltre essere inviati questionari per consentire al socio di dare la sua opinione sui prodotti e servizi offerti. Insomma, un modo “etico” di utilizzare i dati
personali, escludendo tassativamente la vendita o la cessione dei dati a soggetti terzi.
Quali comunicazioni digitali vengono inviate ai soci adesso?
Newsletter che informano sulle iniziative in ambito sociale, come gli incontri delle Bibliocoop – tutte comunicazioni che la cooperativa può e deve inviare ai suoi soci per informarli di quello che fa. Altre newsletter riguardano l’attività commerciale in generale: il volantino con le offerte o quello di Più Scelta (che ora sono generici ma, per i soci che avranno dato il consenso alla profilazione, in futuro saranno più mirati e orientati sui loro interessi)
Come fa un socio a “riprendersi” i suoi dati, vale a dire a chiedere di cancellarli?
Scrivendo alla cooperativa anche attraverso l’indirizzo e-mail che si trova sul sito www.coopfirenze.it/privacy.
Va però sottolineato che molti dati dei soci devono essere trattati per legge per un certo periodo di tempo e non possono essere cancellati immediatamente dopo la richiesta. Ad
esempio, un socio non può ottenere la cancellazione immediata di tutti i suoi dati se continua ad essere socio o se ha interrotto da poco il rapporto sociale.
Come fa Unicoop Firenze a garantire la sicurezza dei dati acquisiti?
Investendo molte risorse per tenere in sicurezza i dati dei soci e, in generale, tutti i dati personali che tratta. Gli investimenti sulla sicurezza informatica sono davvero molto ingenti: dai fornitori esterni che trattano i dati per Unicoop Firenze, selezionati e responsabilizzati, si pretende il rispetto di standard elevati sia sotto il profilo della privacy sia sotto quello della sicurezza informatica.
Unicoop e i dati: il futuro…
Per offrire ai propri soci i migliori servizi e prodotti, Unicoop Firenze deve digitalizzarsi: acconsentire al trattamento dei propri dati personali da parte della cooperativa significa rafforzarla e consentirle di svolgere la sua missione sul mercato, senza mai prescindere dalla sicurezza dei dati.
Dati personali. Cosa sono?
Oltre a nome, cognome e indirizzo di residenza, per dato personale si intende anche ogni codice univoco riconducibile a un certo soggetto: il numero della tessera socio di Unicoop Firenze, quello della carta di credito o del telefono e il codice Imei (International Mobile Equipment Identity) dei nostri telefoni cellulari, il numero di targa della nostra automobile ma anche la nostra immagine quando viene fotografata o filmata.
Dato personale è anche la nostra temperatura corporea, lo stato di salute, le idee politiche, l’appartenenza a un sindacato o la fede religiosa. Anzi, questi ultimi sono “dati particolari” e vengono maggiormente tutelati dal Regolamento europeo sulla Privacy, il cosiddetto Gdpr, la normativa europea che ha uniformato le regole sul trattamento dei dati personali. Tuttavia dati personali
sono anche i nostri interessi, i nostri gusti, i prodotti e i servizi che compriamo e i relativi scontrini, ma anche i siti internet che visitiamo e i link che clicchiamo.