Bambini: quando l’antibiotico?

L’uso corretto degli antibiotici previene la resistenza dei batteri

Preziosi, ma da maneggiare con cautela: dal Meyer, la dottoressa Carlotta Montagnani, pediatra, spiega perché è così importante somministrare gli antibiotici ai bambini solo dietro prescrizione medica e seguendo precisamente tempi e dosi.

Quando sono indicati gli antibiotici per i bambini?

Solo quando l’infezione è dovuta a un batterio, mentre sui virus non hanno alcun effetto. In età pediatrica la maggior parte delle infezioni sono dovute a virus e si risolvono spontaneamente, quindi la terapia antibiotica non serve. Sono pochi i casi – e solo il medico lo può stabilire -, in cui è necessaria. È pertanto molto importante non somministrare antibiotici spontaneamente, magari utilizzando una confezione che abbiamo già in casa.

Perché è importante non abusarne?

Limitare il consumo degli antibiotici ai casi strettamente necessari è indispensabile: per cominciare, quando li usiamo in casi inappropriati, ci esponiamo inutilmente al rischio di effetti collaterali. Ancora più importante, però, è il rischio di selezionare microrganismi resistenti agli antibiotici. È infatti dimostrato che più li usiamo, più si diffondono le resistenze, fino ad arrivare ai cosiddetti microrganismi multiresistenti. Questi batteri sono estremamente difficili da trattare e sono associati purtroppo a un elevato tasso di letalità.

E se si interrompe la somministrazione prima del previsto?

Interrompendo la terapia, si corre il rischio che non siano stati debellati tutti i batteri, che possono quindi proliferare nuovamente, diventando però resistenti all’antibiotico utilizzato. È proprio questo uno dei principali meccanismi di diffusione delle resistenze. È fondamentale seguire sempre le indicazioni del medico sulla durata della terapia, così come sul numero di dosi al giorno.

L’uso contemporaneo di fermenti lattici è sempre raccomandato?

Non esiste una risposta univoca. L’antibiotico non è in grado di distinguere i batteri che causano malattie dai batteri “buoni” che colonizzano il nostro intestino. I fermenti lattici dovrebbero quindi aiutare nella ricostruzione della nostra flora intestinale, ma gli studi condotti negli ultimi anni hanno dato risultati contraddittori. Quello che è certo è che, se il medico prescrive dei fermenti lattici, è bene non assumerli contemporaneamente con l’antibiotico: devono passare due ore fra l’assunzione dei fermenti e quella dell’antibiotico.

Prima o dopo i pasti?

Anche in questo caso non esiste una regola assoluta. Per alcuni tipi di antibiotici è opportuna l’assunzione assieme ai pasti, mentre per altri è necessaria una distanza di almeno due ore. È quindi bene seguire attentamente le indicazioni del medico. Lo stesso vale per i diversi alimenti: solo per alcune classi di antibiotici esistono delle interazioni, mentre quelli più frequentemente utilizzati possono essere assunti con tutti i cibi, compresi il latte e le uova.

Consigli in pillole

  • Agiscono sui batteri, non contro i virus!
  • Prima o dopo i pasti? Lo dirà il medico
  • Latte e uova non causano interazioni con gli antibiotici più comuni

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