Miopia nei bambini

Attività e sport all’aperto fanno bene anche alla vista. Intervista al dottor Roberto Caputo, responsabile di Oftalmologia dell'Ospedale pediatrico Meyer

Ospedale pediatrico Meyer
Ospedale pediatrico Meyer
Consigli di salute e alimentazione nell'infanzia in collaborazione con i medici del Meyer di Firenze.

Miopia, ma non solo. Il dottor Roberto Caputo, responsabile di Oftalmologia dell’Ospedale pediatrico Meyer, spiega quali sono i segnali da tenere sotto controllo per intercettare i disturbi visivi più frequenti nei bambini. E ci sono notizie promettenti sul fronte delle terapie.

Quali sono i campanelli d’allarme che possono farci sospettare un problema alla vista?

Per quanto riguarda i disturbi visivi che si manifestano durante lo sviluppo, abbiamo alcuni comportamenti che ci possono indurre a sospettare un difetto. Sicuramente il fatto che il bambino “strizzi gli occhi” alla Tv o le si avvicini può essere un primo indizio, come pure un mal di testa ricorrente oppure alcune posizioni anomale della testa quando il bambino guarda qualcosa di suo interesse. Purtroppo però possiamo non avere alcun segno premonitore nel caso si tratti di bambini con ambliopia, il cosiddetto “occhio pigro”, ovvero quella situazione in cui il piccolo paziente ha un occhio con cui vede bene e l’altro che vede peggio. In questi casi, che vanno diagnosticati precocemente per essere poi riabilitati, il bambino, avendo uno dei due occhi senza alcun problema, potrebbe non presentare alcun sintomo. Ecco perché insieme ai pediatri di famiglia vengono fatti alcuni percorsi di screening che partono dalle visite pediatriche nei bilanci di salute, fino a richiedere consulenze ortottiche e oculistiche pediatriche.

Quando si sviluppa la miopia?

La miopia è un difetto di vista che di solito si sviluppa verso la fine della prima decade di vita, anche se possiamo avere forme più precoci. Si tratta di un difetto per cui le immagini cascano davanti alla retina e le cose da lontano vengono viste sfuocate. Negli ultimi 30 anni si è assistito a un aumento della prevalenza della miopia, che è passata da valori intorno al 20-25% degli anni ‘80-90, fino ad arrivare a circa il 40% nelle ultime decadi.

Miopia e uso di strumenti elettronici: quali accorgimenti per limitare i danni?

Sicuramente negli ultimi anni si è assistito a un parallelo aumento della miopia e del tempo passato alle attività visive da vicino (studio, tablet, smartphone, ecc) associato a una progressiva riduzione del tempo trascorso all’aria aperta. Questi fattori sono sicuramente associati, per cui bisogna cominciare a prestarvi attenzione. Ma cosa possiamo fare? D’altronde anche per gli adulti l’uso di dispositivi elettronici è diventato indispensabile, per cui ritengo abbastanza poco efficace utilizzare manovre coercitive per ridurre l’attività con i tablet. La cosa che consiglio ai genitori dei miei pazienti è di unire l’utile al dilettevole, sfruttando lo sport come elemento centrale. L’attività sportiva rappresenta probabilmente l’unico vero momento in cui i telefonini vengono tenuti in borsa, la visione è prevalentemente concentrata da lontano e spesso si fa anche all’aria aperta. Oltre ai benefici alla vista, ne derivano quelli per la salute e per il contrasto all’obesità.

Da che età vanno programmate visite specialistiche di controllo?

Oltre alle classiche visite eseguite dal pediatra, consigliamo un primo controllo a 3 anni e uno a 6. Se il bambino è miope, consigliamo 1-2 controlli all’anno in base alla velocità di progressione della miopia. Ma ci sono buone notizie.

Quali?

Negli ultimi anni stiamo utilizzando, su un grandissimo numero di pazienti, un collirio a base di atropina diluita allo 0.01% che ha dimostrato di ridurre la velocità della progressione della miopia fino al 60%. Inoltre da circa un anno sono in commercio alcune lenti da occhiali che sembra aiutino nel controllo della progressione della miopia. Ci vuole ancora del tempo per confermare l’efficacia di queste lenti, ma sembrano promettenti.

In pillole

  • A 3 anni la prima visita oculistica.
  • L’attività all’aria aperta fa bene anche agli occhi.
  • Miopia: da un collirio e da lenti speciali un possibile aiuto.

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