Trama
Questo mondo collegato e frenetico sta trasformando le nostre vite a sua immagine e somiglianza. I mezzi di comunicazione progrediscono e riempiono le nostre giornate, e allora, come mai ci sentiamo sempre più soli? Come restare umani in un mondo sempre più tecnologico? Questo libro è una guida pratica di saggezza, da usare secondo necessità.
La citazione degna di nota
La gente non ha bisogno solo di spazi fisici, ma anche dello spazio per essere mentalmente libera […]. Potremmo doverci scollegare, per ritrovare una sorta di versione alleggerita, acustica di noi stessi. (pp. 340-341)
Le nostre riflessioni
Composto da capitoli brevi, e con un linguaggio essenziale, il libro affronta molte tematiche. L’autore usa la scrittura per elaborare le problematiche legate alla salute mentale senza stigma e, partendo dalla sua esperienza privata, ci regala una panoramica a tutto tondo sulla società.
Un vademecum che ci aiuta ad affrontare il dolore, a curare noi stessi nel profondo, ad allontanarci da una tecnologia che ci vuole iperconnessi. Un invito ad accettarsi per come siamo, a respirare, a dilatare un tempo compresso che spaventa con il suo scorrere incessante, a scendere a patti con una società che ci vuole performanti, e sempre all’altezza della situazione.
Una parte importante del libro è dedicata al rapporto con la natura e di come questa svolga una funzione salvifica.
Unica nota negativa l’uso abbondante di citazioni e aforismi di personaggi famosi che lo scrittore utilizza per dare voce alle proprie idee, sebbene esprimano concetti all’apparenza scontati, ma che non lo sono.
Lo consigliamo a...
Per chi si sente fuori posto e mai all’altezza.
Per chi vive un momento di difficoltà e ha paura di aprirsi con gli altri.
Per chi in questa vita si sente costretto, e cerca solo uno spazio per respirare.
Le parole chiave del libro
Tempo
speranza
malattia mentale
amor proprio
tecnologia
dolore
nevrosi
amore