Trama
Le memorie di Annetta tracciano una storia di marginalità. Un corpo affetto da una malattia che non lo fa crescere e di cui non si parla per pudore borghese.
Una tragedia domestica senza orrori né clamori. A poco a poco, il ritratto di famiglia emerge nei suoi elementi essenziali: il padre Antonio, commerciante di stoffe, dimesso, dimenticato; la nonna Adelina, condannata ad una vecchiaia di follia; Clara Bigi, l’inserviente arcigna e dispotica, che fa da padrona in una casa senza padroni; la madre Sofia, bellissima, ma infelice che si rifugia nei tradimenti. Annetta vive sempre all’ombre della madre mai sentendosi a suo agio nel mondo esterno. Praticamente una storia particolare che descrive un ambiente permeato di infelicità.
Un mondo chiuso di cui si fa fatica a cogliere i confini.
La citazione degna di nota
Nel silenzio della mia stanza, sotto le lenzuola di lino, tutto si mescolava pigramente: il dolore e il piacere di non crescere, la gioia e la disperazione di restare in quella casa. Anch’io sarei andata via prima o poi? Intanto, desideravo che la mia vita rimanesse così, esattamente com’era sempre stata
Le nostre riflessioni
Romanzo ben scritto con prosa scorrevole, più vicino ad un flusso di coscienza che agli avvenimenti. Lascia nel lettore un senso di angoscia.