Una donna

Una donna

Autore Sibilla Aleramo

Casa editrice Feltrinelli, 2003

Pagine 172

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Coop Pisa

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

In questo romanzo autobiografico pubblicato nel 1906, Sibilla Aleramo ricostruisce le vicende drammatiche della sua formazione e presa di coscienza come donna e pioniera del femminismo in Italia.

I personaggi

A partire dalla protagonista stessa, nessun nome proprio compare nella narrazione.

Non conosciamo il nome del padre, che dapprima la beneficia di un’istruzione scientifica, educandola all’autoaffermazione, assumendola poi a lavorare nella sua fabbrica – forse per riscattarla dall’abbandono scolastico imposto dal trasferimento al meridione.

La rottura di questo rapporto privilegiato, quando la figlia viene a conoscenza dell’adulterio paterno, darà il via al suo licenziamento, al corteggiamento-stupro da parte del compagno di ufficio e di conseguenza a un matrimonio senza amore, fatto di chiusura alla vita e rassegnazione a subire le prevaricazioni, l’ostracismo e la gelosia maritale.

Il rapporto con la madre, vittima che si sacrifica per i figli, è complicato sin dall’infanzia ma la distanza si acuisce dopo il suo tentato suicidio; solo verso la fine, dopo aver vissuto le stesse oppressioni, questa figura viene compresa, rivalutata e riabilitata.

Non ha un nome nemmeno l’amatissimo figlio, la cui nascita e crescita porta catarsi, forza e vitalità alla protagonista. La scelta atroce di separarsi dal bambino, nel momento dell’abbandono del tetto coniugale, è il prezzo altissimo che la donna paga per vivere: al bivio tra la morte o la pazzia, va incontro alla propria salvezza.

Anche le figure amicali restano anonime: la disegnatrice norvegese; il dottore toscano, con cui c’è intesa e sintonia; la anziana domestica; poi la “vecchia mamma” mazziniana e il cosiddetto Profeta, per il quale la protagonista nutre una sorta di aspirazione.

La citazione degna di nota

“Femminismo!” esclamava ella. “Organizzazione di operaie, legislazione del lavoro, emancipazione legale, divorzio, voto amministrativo e politico… Tutto questo, sì, è un compito immenso, eppure non è che la superficie: bisogna riformare la coscienza dell’uomo, creare quella della donna!” (pag. 116)

Le nostre riflessioni

“Una Donna” è un libro difficile, struggente, scritto con il linguaggio ampolloso tipico del fine secolo, eppure leggibile e soprattutto attuale nella tematica delle violenze in famiglia.

Tuttavia non c’è unanimità nel nostro gruppo sull’interpretazione delle vicende narrate in questa autobiografia e sul personaggio storico di Sibilla Aleramo.

C’è chi lo ha letto o riletto con piacere e lo definisce un libro importante, una vita straordinaria; chi invece leggendolo ha provato un senso di soffocamento.

Lo consigliamo a...

Alle nuove generazioni, in particolare a tutte le ragazze e giovani donne

Le parole chiave del libro

Violenze domestiche

parità di genere

emancipazione

Femminismo

disprezzo