Trama
È un romanzo autobiografico, che racconta di una settimana in TSO ( trattamento sanitario obbligatorio), per un episodio distruttivo avuto in famiglia. Il protagonista, Daniele, esprime la richiesta di salvezza dovuta per il dolore che gli arriva dall’empatia con la sofferenza degli altri.
Parla di Pino l’infermiere del mattino: “Se esiste un campionato del mondo in ‘noncuranza’, Pino potrebbe rappresentare l’Italia. Bravo. È così che si vive. Con un giubbotto antiproiettile calato sul cuore, invisibile. Un talento del genere non si compra, è un dono di natura, purtroppo”.
Daniele sembra invidiare Pino per avere un dono di natura: la corazza che lo protegge dalla sofferenza degli altri, rendendolo insensibile. I compagni di stanza: Mario, Gianluca, Giorgio, Alessandro e Madonnina: un mondo di umanità.
Mario, ha un tesoro di umanità che condivide con chiunque voglia. Guarda sempre in direzione di un albero dove c’è il nido del suo amico uccellino. Mangia solo mele cotte che chiede ai compagni di stanza.
Gianluca di sé dice di essere bipolare, avere una parte bianca quando sta bene, e pensa solo al sesso, e una parte nera dove pensa solo alla morte. Ha la voce di ragazza, pochi capelli multicolori, si passa il lucidalabbra e lo smalto sulle unghie. Ha menato la madre andata in panico perché aveva portato a casa un amico.
Giorgio è al quarto TSO : “un bestione non meno di un metro e novanta”. La sua sofferenza è per la perdita improvvisa della madre e il grande dolore perché non gliel’hanno fatta vedere. Per la frustrazione fin dall’infanzia si è procurato tagli sulle braccia, l’ultimo chiuso con due punti di sutura: ultimo atto di odio verso se stesso.
Madonnina ha gli occhi immensamente simili a quelli dell’uccellino di Mario: perle nere indecifrabili, vivi di una vita oscura, inaccessibile al genere umano. Non parla mai, ogni tanto con la Madonna: “Maria ho perso l’anima! Aiutami Madonnina mia”.
Alessandro è catatonico, ha lo sguardo sempre fisso in un punto alto sul muro di fronte. Il padre passa tutti i pomeriggi per accudirlo e cercare di svegliarlo con pizzicotti.
Valentina una coetanea che è ancora innamorata di Francesco, e il non averlo più visto, ha scatenato in lei una follia di cui lui si sente colpevole. Questo incontro fa chiedere a se stesso, di quanta cattiveria si è macchiato; inconsapevole, indolente, apparentemente piccola, in realtà gigantesca, come quella sferrata su Valentina. Una ragazzata che ha messo fine alla felicità di un altro essere umano. Lei inchiodata al suo passato, alla scintilla che ha fatto saltare tutto.
La citazione degna di nota
Vorrei avere una corazza, un’armatura del miglior ferro, capace di tenermi distante dalle cose, vorrei non disperarmi per la disperazione degli altri, non sentire la vita degli altri saldata alla mia da un patto di sangue.
Le nostre riflessioni
Questo è un romanzo che tocca le corde della sensibilità di ognuno per la sincerità con la quale l’autore è riuscito ad indagare nel suo animo e a comunicare la sua sofferenza. Un romanzo ricco di amore ed empatia che arricchisce l’anima di chi legge.
Cinque “pazzi” che si mettono a nudo, senza filtri e regalano l’immagine più vera dell’amicizia, sono fratelli offerti dalla vita, trovati sulla stessa barca, in mezzo alla medesima tempesta.
Le parole chiave del libro
Amicizia
amore
dolore
empatia
sensibilità
accettazione