Trama
François è un professore di lettere alla Sorbona. La sua vita è quella di un intellettuale infelice: non ha più interesse nell’insegnamento, ha partner occasionali, non parla più con i genitori.
Sullo sfondo di questa esistenza piatta, un momento politico decisivo per la Francia: la vittoria alle elezioni di Fraternité Musulmane, un partito islamico. Il Paese si trova ad accettare l’entrata in gioco di queste nuove forze, così come fa anche François: si converte all’Islam, per continuare la sua carriera di professore universitario in una Sorbona ormai del tutto islamica.
La citazione degna di nota
Il culmine della felicità umana consiste nella sottomissione più assoluta.
Le nostre riflessioni
Il romanzo si presenta decisamente divisivo: o lo si ama o lo si odia. Nella maggior parte dei casi, in un primo momento ci si sente arrabbiati, innervositi, soprattutto si ritiene insopportabile il modo in cui il protagonista tratta le donne.
Ma continuando i lettori si dividono in chi ritiene lo scrittore un genio e chi, invece, lo ritiene un cialtrone. Nel primo caso, si vede nel libro l’intento di scuotere gli animi, di parlare del disfacimento della società e dei valori, di aprire gli occhi sulla sottomissione degli intellettuali.
Nel secondo caso, disturba l’estremismo, il sottofondo di razzismo, le descrizioni degli atti sessuali troppo spinte e non necessarie: insomma, si vede nello scrittore un furbo che ha capito come far soldi con i libri.
Lo consigliamo a...
Ad un pubblico adulto.
Le parole chiave del libro
Sottomissione
Islam
sesso
infelicità
intellettuale
politica