Trama
Racconto testimonianza di Levi che inizia con la cattura, avvenuta nel dicembre del 1943 per mano dei fascisti, per proseguire con il viaggio e la permanenza nel lager nazista di Buna -Monowitz campo satellite di Auschwitz, fino alla liberazione nel 1944 ad opera dei Russi.
Durante la prigionia, durata circa un anno, Levi, nonostante la sua esile figura, riesce a sopravvivere grazie all’aiuto di Fabrizio, un operaio italiano, che di nascosto gli procurava cibo in più e ai suoi studi in chimica che lo portarono a lavorare nel laboratorio industriale del campo, al riparo dal freddo e dai lavori pesanti.
La citazione degna di nota
È stata scelta questa citazione poiché il racconto purtroppo corrisponde alla verità…
Mi pare superfluo aggiungere che nessuno dei fatti è inventato
Le nostre riflessioni
È un testo molto forte che, però con “distacco” ed eleganza, riesce a raccontare spaventose situazioni vissute durante la prigionia. Un libro scritto subito dopo la sua liberazione a memoria ancora “calda” senza nessun tipo di filtro con l’intento non di colpevolizzare, ma di lasciare testimonianza degli avvenimenti realmente accaduti.
Durante la narrazione si assiste a un progressivo processo di disumanizzazione dell’uomo, di annullamento del proprio io, uomini e donne riconoscibili e riconosciuti solamente dal numero impresso sul corpo dai tedeschi.
Lo consigliamo a...
Lo consigliamo agli adulti, ai giovani e alle generazioni future, per non perdere memoria di quello che è stato.
Le parole chiave del libro
Umanità
Disumanizzazione organica
Annullamento
Oppressi
Oppressori
Offesa