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Se l'acqua ride

Se l’acqua ride

Autore Paolo Malaguti

Casa editrice Einaudi, 2020

Pagine 200

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Coop Certaldo

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

Sulla corrente dei fiumi nulla cambia mai davvero. Al timone degli affusolati burchi dal fondo piatto, da sempre i barcari trasportano merci lungo la rete di acque che si snoda da Cremona a Trieste, da Ferrara a Treviso. Quando Ganbeto sale come mozzo sulla Teresina del nonno Caronte, l’estate si fa epica e avventurosa. Sono i ruggenti anni ’60, nelle case entrano il bagno e la televisione in bianco e nero, Carosello e il maestro Manzi.

I trasporti viaggiano sempre più via terra, e i pochi burchi che ancora resistono, per ostinazione oltre che per profitto, preferiscono la sicurezza del motore ai ritmi lenti delle correnti e delle maree. Quello del barcaro è un mestiere antico, ma l’acqua non dà certezze, e molti uomini sono costretti a impiegarsi come operai nelle grandi fabbriche.

A bordo della Teresina, Ganbeto si sente invincibile. Gli attracchi, le osterie, le burrasche, il mare e la laguna, le campane di piazza San Marco, i coloriti modi di dire di Caronte e i suoi cappelli estrosi, le ragazze che s’incontrano lungo le rotte. Presto, però, non potrà più far finta di niente, lui che ha un piede nel vecchio e uno nel nuovo dovrà imparare la lezione più dolorosa di tutte: per crescere bisogna sempre lasciare indietro qualcosa.

La citazione degna di nota

è vero che tutto cambia, come l’acqua dei fiumi, che un giorno ride chiara e trasparente, l’altro ringhia nera e vorticosa. Ma è anche vero che le cose, per altra via, resistono e sono dure a morire.

Le nostre riflessioni

La lettura del romanzo risulta piacevole, anche se spesso vengono usate espressioni del dialetto veneto che per alcuni di noi sono risultate di difficile comprensione. Nonostante ciò, la bravura di Malaguti sta proprio nel fatto di riuscire a mescolare il dialetto con l’italiano corrente, dando colore e creando un’atmosfera che catapulta il lettore dentro il romanzo.

Un altro aspetto che affascina molto è la testimonianza di una storia recente e vera, che la maggior parte di noi ha vissuto in prima persona e che provoca nostalgia per un mondo che ormai non c’è più.

Può essere sicuramente considerato un romanzo di formazione, poiché il protagonista Ganbeto, pagina dopo pagina, passa dall’essere un bambino spensierato e pieno di speranza all’essere un adulto maturo e consapevole di sé.

L’elemento dell’acqua è sempre presente in questo romanzo, a simboleggiare lo scorrere del tempo e della vita, un flusso continuo che genera cambiamento e che ci trascina nel futuro, senza mai farci dimenticare da dove siamo partiti.

Lo consigliamo a...

A chi vuole rivivere gli anni ‘60

Le parole chiave del libro

Nostalgia

campagna

acqua

lavoro

crisi