La libreria sulla collina

Aprire la prima libreria a Lucignana, un piccolo borgo della Garfagnana. E’ questo il primo passo che l’autrice Alba Donati compie per far rinascere questo antico paese. Nel 2019 decide di cambiare vita e aprire la libreria grazie a un crowdfunding e al passaparola sui social. Da subito la libreria, una sorta di «cottage letterario» immerso nel verde, diventa un luogo di pellegrinaggio, di parole in comune, di incontri speciali.

Le giornate nella libreria “Sopra la Penna” sono ricche di calore, di vite e storie, fili di parole che legano per sempre. Scritto sotto forma di diario che abbraccia sei mesi di vita della libreria – l’incendio che la distrugge dopo un mese dall’apertura, l’energia delle persone che la rimettono in piedi, la chiusura durante il lockdown, fino all’organizzazione di un festival letterario – c’è il racconto di una passione che è leva per sollevare il mondo.

E in questa vita da libraia felice e resistente, nel suo senso di «casa», nelle sue scelte controcorrente, nella storia della sua famiglia di irriducibili, c’è tutta la caparbietà di cui sono capaci le donne e insieme l’amore per le storie, quello di chi vuole farle conoscere e circolare.

Scritto sotto forma di diario, non tutti abbiamo apprezzato questa tipologia di scrittura, risultata poco coinvolgente e talvolta retorica. Mentre narra delle sue giornate a Lucignana, Alba Donati intreccia la sua vita con quelle degli scrittori, li racconta, si sofferma sui loro libri più famosi e questo per noi è stato stimolante così come gli autori proposti a fine capitolo. Questo libro infatti è anche un’occasione per scoprire nuovi autori e soprattutto autrici, visto che prevalgono le scrittrici sugli scrittori, in particolare le donne che hanno amato i fiori e i giardini con il loro potere rigenerante e consolatore.

Sugli elenchi a fine capitolo ci sono state opinioni discordanti: c’è chi li ha scorsi con curiosità – e anche già letti in contemporanea a questo libro – e chi li ha trovati un po’ ripetitivi. In generale, è piaciuto molto quello che ha messo su: non solo una libreria in un paesino sperduto, ma anche ciò che questo ha comportato: il coinvolgimento della comunità locale, la nascita di un festival letterario, la promozione di Lucignana e del paesaggio circostante, tanto che ci ha invogliato a visitarla di persona, magari organizzando una gita “letteraria” del circolo.

Coraggiosa anche la scelta di condividere con il lettore parti dolorose della sua vita: l’infanzia, i traumi, le difficoltà quotidiane recenti e passate, tanto da dare a questo libro anche un compito catartico. In conclusione, la storia di Alba Donati ci ha dimostrato che non è mai troppo tardi per realizzare un sogno e questo, tra un commento e l’altro, ha messo indubbiamente tutti d’accordo.

Chi ha un sogno.

Chi ama i libri e la lettura.