Resto qui

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Autore Marco Balzano

Casa editrice Einaudi, 2018

Pagine 184

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Coop Agliana

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

La narrazione ripercorre le tappe di una storia di espropri forzati realmente accaduta. Un paesino, Curon, che con i suoi abitanti affronta i dettami della guerra fascista e la paura per il futuro incerto che lo attende.

La protagonista, Trina, segue il marito disertore sulle montagne dove entrambi imparano a convivere con la morte, imparano a “restare”, mentre le bugie della propaganda nazista convincono molti ad arruolarsi, tra cui il loro figlio Michael. Nel frattempo l’acqua sta per sommergere ogni cosa: infatti da anni è in piedi un progetto per la costruzione di una diga in modo da sfruttare la corrente e produrre energia.

Inevitabile il conflitto tra chi vuole difendere il proprio spazio e chi invece desidera usurparlo per meri interessi economici: solo la punta del campanile emergerà dal lago artificiale creatosi, il resto farà parte del fondale, un mondo sommerso che non c’è più.

La citazione degna di nota

Non c’è tempo per fermarsi a dolersi di quello che è stato quando non c’eravamo. Andare avanti è l’unica direzione concessa. Altrimenti Dio ci avrebbe messo gli occhi di lato. Come i pesci.

Le nostre riflessioni

Arrivano la guerra, l’inondazione, il lutto della sparizione, il rimpianto per ciò che non si è goduto, ma Trina con la sua caparbietà guarda avanti. Un dramma collettivo quello del Sudtirolo, terra di confine, del non sentirsi rappresentati né dagli italiani né dagli austriaci, ma nonostante questo riuscire a trovare qualcosa che ci appartiene fino in fondo.

Trina si attacca ai suoi affetti, alle persone presenti che le stanno vicine e di cui si occupa, e a quelle lontane, rimaste congelate nella sua mente, sempre uguali nel tempo: così facendo, ci trasmette sincere emozioni durante tutta la lettura. L’amore, l’odio e il dolore sono sussurrati, non urlati, ma non per questo meno forti, fornendoci il pretesto per parlare dell’arroganza del potere e dell’ipocrisia della politica.

Lo consigliamo a...

Alle persone appassionate che resistono ai colpi della vita.

Le parole chiave del libro

Diario

saggezza

semplicità

confine

resistenza

orologio

tenacia

comunità