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Quando volevamo fermare il mondo

Quando volevamo fermare il mondo

Autore Antonio Fusco

Casa editrice Giunti, 2021

Pagine 252

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Pistoia

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

Solitario, taciturno, appassionato di musica rock, Massimo Valeri è un ispettore di polizia. Seduto al tavolino di un chiosco vicino al mare, sta aspettando una persona legata a un passato dal quale è fuggito molti anni prima, dopo aver vissuto la delusione del tradimento. Pietro, l’amico con cui condivideva sogni e ideali, che era come un fratello finché l’amore per Giulia non li ha divisi mandando tutto in frantumi. Una distanza incolmabile che fatalmente si è quasi annullata a Genova, nei drammatici giorni del G8, dove entrambi, senza saperlo, si trovavano a pochi metri l’uno dall’altro, solo su due fronti opposti: Massimo tra chi vestiva la divisa, Pietro tra i manifestanti No-global. Un’esperienza sconvolgente che, in modo diverso, ha lasciato su di loro cicatrici profonde. È giunto il momento della resa dei conti fra due anime una volta vicine, separate dalle scelte personali e dagli schieramenti. Un incontro che forse permetterà a entrambi di ripartire finalmente con una nuova vita.

Sullo sfondo di uno degli eventi più tragici della storia recente, un romanzo di tensione mette in scena i destini di due amici che si ritrovano inesorabilmente ai due lati della barricata.

Le nostre riflessioni

Approcciarsi a un libro che tratta questa tematica non è mai facile, in più se la penna è quella di Antonio Fusco. Se da un lato è utile leggere questo libro perché mette in luce aspetti, fino a ora, mai così evidenti, dall’altro appare come uno sbiadito tentativo apologetico, a distanza di molti anni, per quella che fu una vera e propria tragedia, una sospensione dei diritti umani in occidente, il G8 di Genova, la morte di Carlo Giuliani, la Scuola Diaz e la Caserma di Bolzaneto.

L’autore si mette d’impegno per mantenere un’equidistanza da entrambe le parti, riconosce la disorganizzazione apicale poi riflessa nelle piazze e per le strade del capoluogo ligure. L’intreccio narrativo non regge, i personaggi sono poco approfonditi e la struttura di romanzo ha molto poco e, piuttosto, richiama una cronaca di fatti.

Lo consigliamo a...

Come punto di partenza per informarsi su una parte di Storia molto recente, uno stimolo ad ampliare la propria conoscenza.

Le parole chiave del libro

Genova

democrazia

diritti umani

diritti

protezione

polizia