Trama
Due famiglie amiche si trovano scisse da un attentato terroristico: Txato, marito di Bittori e imprenditore nel settore dei trasporti, viene ucciso dall’ETA in cui milita Joxe Mari, figlio di Miren e Joxian. Da questo evento niente sarà più come prima: Bittori non si arrende e vuole sapere la verità sulla morte del marito, Miren manda avanti la sua famiglia sostenendo indiscutibilmente i figli in ogni loro scelta. Il coraggio delle due matriarche porta l’evoluzione dei rapporti tra i vari personaggi, fino ad arrivare al sentimento più grande: il perdono.
La citazione degna di nota
Chiedere perdono richiede più coraggio che sparare, che azionare una bomba. Quelle sono cose che possono fare tutti. Basta essere giovane, ingenuo e avere il sangue caldo.
Le nostre riflessioni
Questo è un libro che fa riflettere. Al lettore è chiesto di mettersi in discussione: quindi di pensare al suo personale concetto di “patria” e di “identità”, a come avrebbe reagito nelle situazioni affrontate dai personaggi, a quanto scissioni e schieramenti siano sempre all’ordine del giorno.
Il romanzo dà voce a tutti ed ogni personaggio ha un suo modo di esprimersi: è proprio il continuo passaggio dalla prima alla terza persona, da un linguaggio parlato ad uno più formale e viceversa, che in prima battuta destabilizza chi legge ma poi lo coinvolge nelle dinamiche della storia e lo invoglia a proseguire voracemente la lettura.
Crediamo che la carta vincente di questo romanzo risieda nell’intimità che si crea tra il lettore e le due famiglie, i cui membri non vengono descritti direttamente, ma il carattere è via via tratteggiato dalle scelte e dalle azioni che compiono.
Lo consigliamo a...
A tutti
Le parole chiave del libro
Donne
perdono
terrorismo
figli
famiglia
amicizia
violenza
coraggio