Trama
Un grande campione di tennis si mette a nudo e racconta la fatica e la sofferenza nascoste dietro un’eccellente carriera: gli allenamenti estenuanti, l’amore-odio provato nei confronti del tennis e anche la figura di un padre oppressivo che vuole a tutti i costi spingerlo verso la vetta del successo.
La citazione degna di nota
Sono giovane, relativamente parlando. Trentasei anni. Ma al risveglio me ne sento novantasei. Dopo trent’anni di scatti, di arresti in una frazione di secondo, di balzi e atterraggi sul duro, il mio corpo non sembra più il mio, soprattutto la mattina. Di conseguenza, neanche la mia mente sembra la mia.
Le nostre riflessioni
Quello che emerge dalla storia di Agassi è il sentimento profondo di odio e amore che egli sperimenta nei confronti del tennis; fin dall’inizio della narrazione comprendiamo che la sua carriera così illustre nasconde in realtà molta tribolazione e una grande solitudine.
Nel nostro circolo c’è chi ha amato molto questo libro e chi invece ha trovato noiose le tante descrizioni dei match e non ha apprezzato il fatto che il libro sia stato scritto a quattro mani con il giornalista, scrittore e premio Pulitzer J.R. Moheringer (per alcune/i di noi questo infatti toglie pathos alla narrazione).
Quello che tutte e tutti abbiamo notato è il condizionamento oppressivo che i genitori possono esercitare, proiettando sui figli dei sogni incredibili e spingendoli verso degli obiettivi faticosi e dolorosi.
Al di là delle opinioni individuali e personali, troviamo che questo libro sia un’interessante testimonianza umana che ci racconta una carriera (e una vita) passata per gran parte a lottare contro il senso di inadeguatezza, a lavorare sul controllo della propria mente pur di riuscire a battere l’avversario e a domare dolori fisici lancinanti.
Lo consigliamo a...
Alle appassionate e agli appassionati di tennis, ai genitori di ragazze e ragazzi sportivi, alle future educatrici e ai futuri educatori, a tutte e tutti noi per ricordarci che talvolta il troppo amore rende ciechi.