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Cascina Oltre l'inverno

Oltre l’inverno

Autore Isabel Allende

Casa editrice Feltrinelli

Pagine 304

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Coop Cascina

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Breve Trama

Tutto inizia tre settimane dopo Capodanno. Una bufera di neve di quelle che non si vedevano da molti anni si abbatte furente su Brooklyn costringendo le persone a rintanarsi in casa.

Richard, di ritorno dall’Università, poco prima di arrivare a casa, tampona un SUV dal quale esce Evelyn, decisamente spaventata per l’accaduto. Cerca di spiegarsi, di far capire alla ragazza – che ha difficoltà a parlare in inglese – che va tutto bene e le porge il suo biglietto da visita; la ragazza lo afferra di fretta e scappa via.

Richard aveva poco prima subaffittato il seminterrato di casa sua ad una collega proveniente dall’Università del Canada – Lucia – finita a Brooklyn perché vincitrice di un contratto da visiting professor per un semestre. I rapporti tra loro due sono cordiali e distaccati sino al momento in cui, nella serata dopo il tamponamento, Evelyn, la ragazza del SUV che Richard ha tamponato poco prima, si presenta sulla porta di casa e cerca di far capire al professore che ha un problema. A causa delle difficoltà a comprendere la ragazza e del suo evidente stato di agitazione, Richard non ha di meglio da fare che coinvolgere Lucia chiedendole di aiutarlo a venire a capo del problema: l’unica cosa che le era venuta viene in mente è chiamare la cilena del piano interrato.

Il racconto parte da lì. La bufera di neve in cui affonda il quartiere ha l’effetto di cristallizzare la narrazione al momento subito prima dell’inizio della storia. Il freddo, l’impossibilità ad uscire di casa, hanno un significato allegorico che riflette la natura e il destino dei protagonisti.

La storia si tramuta in un thriller quando si scopre che Evelyn in realtà ha preso di nascosto il SUV della padrona di casa e ci ha trovato dentro un cadavere, che i tre si adopereranno per far sparire, dimostrando una comunanza di intenti che solo le persone in condizioni precarie sono in grado di avere, che sublima nell’atteso, ma forse un po’ affrettato, finale felice di Oltre l’inverno.

I personaggi

Al di là degli aspetti vagamente autobiografici di cui il romanzo è disseminato, la storia s’incentra sui profili di tre personaggi principali – Lucia, Richard e Evelyn – che si ritrovano insieme a vivere un’esperienza al limite del surreale, accomunati dalla voglia di riscattare un destino a tratti ingiusto e dall’esigenza di rimettere insieme alcuni pezzi delle proprie vite.

Lucia è una donna nata in Cile e trasferitasi in Canada per sfuggire alle violenze e alle angherie della dittatura di Pinochet. Nonostante la sua grande cultura e lo spirito affabile, i suoi sessant’anni sono costellati da una serie di eventi negativi che la segneranno profondamente. La donna ha già affrontato e vinto molte battaglie personali: un matrimonio fallito, la perdita del lavoro, un cancro aggressivo col quale ha dovuto combattere. Il messaggio positivo e lo schema valoriale di questo personaggio si innestano perfettamente nella trama del testo. Lucia  approfitta di ogni singolo giorno, perché ormai sono contati e sicuramente meno di quelli che lei spera. Non c’e tempo da perdere.

Richard è un professore universitario di ruolo a New York. Dei tre personaggi che animano la storia è sicuramente quello con il passato più inquietante ed irrisolto. Non ha vissuto le angherie della guerra, né la fame di potere della politica eppure la sua vita è sferzata da avvenimenti così dolorosi da gettarlo in un baratro dal quale riuscirà ad uscire solo grazie all’incontro con le due donne del romanzo. Anche lui, come Lucia, ha sessant’anni, ma una carriera professionale meglio avviata di lei. È conosciuto e rispettato nel suo ambiente, ma combatte per cercare di superare un dolore immenso, dovuto alla perdita di due figli e al suicidio della moglie. Dapprima la soluzione migliore gli era sembrata rinunciare a tutto e annegare le sue sofferenze nell’alcol poi, dopo aver toccato il fondo, reagisce al dolore come se ne fosse anestetizzato e ripiega su uno stile di vita schivo ed ombroso, supportato da una ferrea routine e da un incrollabile autocontrollo.

Evelyn Ortega è una ragazza immigrata dal Guatemala clandestinamente negli Stati Uniti per sfuggire ad una pericolosa banda criminale con cui era entrata involontariamente in contatto. Al suo arrivo negli USA, la guatemalteca trova lavoro presso una facoltosissima famiglia americana che, a dispetto della fortunata posizione sociale, vive una situazione interna di profondi squilibri, con un padre-monarca coinvolto in traffici piuttosto loschi ed incapace di accettare ed amare suo figlio disabile ed una madre alcolista, che subisce continuamente violenze e vessazioni dal marito. La sua comparsa nel romanzo segnerà il punto di svolta delle vite di Richard e Lucia, oltre che di tutta la narrazione.

 

La citazione degna di nota

Lo strano potere curativo che avevano parole, la condivisione del dolore e la consapevolezza che tutti hanno la loro quota di sofferenza, le vite si assomigliano e i sentimenti sono identici.

Poi aveva imparato ad avere cura dei suoi ricordi, persino di quelli più penosi, perché senza di loro era come se non fosse mai stato giovane, non avesse mai amato, non fosse mai stato padre.

Aveva talmente poca familiarità con quella placida sensazione di felicità che non fu in grado di riconoscerla.

Le nostre riflessioni

Un libro che si legge tutto di un fiato, scrittura fluida e accurata, non dà l’idea di un giallo come magari ci fa capire la trama.

Una storia di tre personaggi che s’intrecciano e che rivela un dramma sulla migrazione intervallato da spazi di vita quotidiana. Tre personaggi con un diverso approccio della vita, ma tutti con una realtà complicata, intrisa di violenza nei confronti delle donne. Voglia di riscatto, solidarietà e speranza.
Dall’emarginazione e dai sacrifici rinasce la vita, dalla speranza di essere di nuovo felici, le vite si intrecciano e rinasce l’amore.

A metà del romanzo c’è un episodio rocambolesco e poco credibile, quasi surreale.

Sono belle le storie dei tre personaggi, anche se poco legate tra loro. Nell’insieme il romanzo non è ben costruito. Si parla di molte cose, ma non se conclude una. L’episodio della migrazione in Guatemala, infatti, è reso molto bene ma mancano alcuni passaggi.

Le parole chiave del libro

Solitudine

speranza

migrazione

futuro