Trama
Una giovane donna senza nome, in una città rumena, un appuntamento obbligato e temuto con i servizi segreti del regime di Nicolae Ceausescu. Durante il tragitto in tram per presentarsi all’interrogatorio, immagini e figure della vita attraversano la mente della protagonista. Tutto si affaccia alla memoria e si intreccia al presente, agli interrogatori e alle vessazioni, all’angoscia quotidiana e agli stratagemmi con cui il pensiero cerca tenacemente di non soccombere
La citazione degna di nota
Sulla vita c’è molto da dire. Sulla felicità, niente, altrimenti non è più felicità.
Le nostre riflessioni
L’atmosfera grigia e dolorosa che pervade la storia raccontata in queste pagine ha reso la lettura non troppo facile ed è sempre da tenere presente il contesto storico, fondamentale, in tutta l’opera della scrittrice: Romania, governo Ceaușescu.
La scrittrice parte da una vicenda personale per poi allargare la visione verso il mondo esterno e, con il suo stile duro e asciutto, è molto brava a rendere l’atmosfera oscura di quel periodo attraverso un personaggio principale che non si svela mai e rimane vacuo. C’è un intrecciarsi di passato e presente, di problemi individuali e collettivi, la narrazione una vita alienante e senza futuro.
Il viaggio in autobus diviene metafora della vita, un flusso di coscienza di un’anonima protagonista, la cui vita si esaurisce tra interrogatori e soprusi, mentre i ricordi viaggiano tra passato e presente, ogni personaggio e cosa è simbolo e metafora dell’oppressione.
Lo consigliamo a...
A chi cerca una nuova realtà con cui confrontarsi, a chi vuole conoscere una storia non troppo lontana, a chi cerca uno stile e duro e sincero.
Le parole chiave del libro
Autobus
regime
interrogatorio
Romania
oppressione
grigio