
Trama
Una famiglia medio borghese, padre dirigente, madre insegnante, casa di proprietà a Roma ma non a Roma centro, Veronica e suo fratello Christian crescono nell’assenza di entusiasmo, circondati dall’efficientismo del padre, e dall’apprensione della madre. Un romanzo fatto di episodi della sua vita, con descrizioni spiritose delle espressioni più utilizzate da ogni persona della sua famiglia, e racconti sulle amicizie, l’adolescenza e il sesso.

La citazione degna di nota
Perché le coppie, di qualunque cosa si tratti, smettono di esistere, le persone no.
Quando con Cecilia parlavamo di libri, la verità è che non parlavamo di libri. Non esistevano come oggetti. C’erano le storie, i personaggi, e certo c’era anche qualcuno che li aveva scritti, con una vita altrettanto romanzesca, però non esistevano gli editori, gli editor, i revisori, i distributori, per non parlare degli uffici stampa, insomma non esisteva quell’ambiente «altamente contaminante (e in via di cannibalismo tribale)». Poi mi ci ero ritrovata in mezzo. Mi ero contaminata anche io.

Le nostre riflessioni
Una prosa sagace, divertente, puntigliosa nello stile e nella sintassi piena di avverbi. L’aspetto davvero esilarante è che dalle autobiografie ci aspettiamo vicende e avvenimenti simbolici, significativi, di bivi, scelte che portano ad altre scelte che partono dapprima dall’infelicità fino a che tutto improvvisamente ha un senso; invece niente di tutto ciò. Questo romanzo è semplicemente un avvicendarsi di ricordi, di tanti flash anche tragicomici, tipici del periodo adolescenziale e oltre.

Lo consigliamo a...
A chi vuole divertirsi e allo stesso tempo riflettere.

Le parole chiave del libro
Famiglia
adolescenza
tristezza
tragicomico