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Niente di vero

Niente di Vero

Autore Veronica Raimo

Casa editrice Einaudi

Pagine 176

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Coop Agliana

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

In Niente di vero l’autrice, Veronica Raimo, racconta la sua storia con audace ironia, muovendosi con maestria tra tematiche delicate e importanti: sesso, amore, amicizia, morte. La Raimo riesce a descrivere situazioni complicate con un linguaggio perfetto, funzionale, ma mai banale; mette insieme pezzi che sembrano sconclusionati tra di loro ma che alla fine vanno a formare un mosaico colorato che è la sua vita. Ci si ritrova a ridere per le circostanze più assurde, anche le più brutte, perché è questa la potenza della scrittrice: prendere qualcosa di scomodo per trasformarlo in qualcosa di perfettamente normale.

La citazione degna di nota

Ogni volta che mi sono sentita chiusa in una cameretta, dentro un gioco con delle regole, non ho provato a fuggire ma a inquinare il raziocinio della stanza e delle regole. A immaginare cose finte, a dirle, a provocarle, fino a crederci. Fino a pensare che un dado può sempre dare cinque, benché non serva assolutamente a nulla.

Quando con Cecilia parlavamo di libri, la verità è che non parlavamo di libri. Non esistevano come oggetti. C’erano le storie, i personaggi, e certo c’era anche qualcuno che li aveva scritti, con una vita altrettanto romanzesca, però non esistevano gli editori, gli editor, i revisori, i distributori, per non parlare degli uffici stampa, insomma non esisteva quell’ambiente «altamente contaminante (e in via di cannibalismo tribale)». Poi mi ci ero ritrovata in mezzo. Mi ero contaminata anche io.

Le nostre riflessioni

Il libro ha riscosso un discreto successo. È piaciuto per la sua ironia, per il modo in cui ha reso divertenti anche le situazioni più delicate. Veronica Raimo usa un linguaggio forbito con il quale riesce a mettere leggerezza anche nei momenti della sua vita più pesanti. L’autrice racconta pagina dopo pagina, in una serie di diapositive, la sua vita e la sua famiglia, così anomala ma così pregna di normalità.

Chi non ha mai avuto una madre apprensiva tanto da essere invadente e imbarazzante, o un padre altamente paranoico e ipocondriaco, chi di noi non ha mai provato a fuggire da una realtà scomoda con una menzogna?. Ciò che forse rende questo romanzo unico nel suo genere, non è solo la capacità della Raimo di parlare liberamente di ciò che è tabù (l’aborto, le molestie, la morte), ma anche la possibilità che quello che leggiamo (e che ricordiamo) non sia effettivamente vero.

Lo consigliamo a...

A chi vuole divertirsi e allo stesso tempo riflettere.

Le parole chiave del libro

Famiglia

ritratti

ricordi

menzogne