Trama
Quando Alice raggiunge Nostra Signora della Foresta, chiamato anche Santuario, o Isola Stella, per salutare le ceneri della nonna che non ha mai conosciuto, sarà Emma a raccontarle tutta la storia. Ad esempio il suo arrivo dalla Francia negli anni ‘70 per fondare una comune di donne unita nel sogno, nell’utopia e nel desiderio di trasformazione. Le racconta anche della madre Agnès, che giovanissima si è allontanata per cercare una strada diversa. Mentre Alice ascolta, le sembra di ricordare o intuire ciò che è accaduto, finché, con un salto, un tuffo, anche lei entra nella storia.
La citazione degna di nota
La sirena che vive tra gli esseri umani come se fosse fatta solo di carne e non d’acqua e di squame, non di spuma e di sale, non di gelo e di lago, ondina, rousalka, che mette a tacere tra gli esseri umani il bisogno di mutare, fino a non sentirlo, a negarlo, annegarlo come se il sangue fosse un’altra acqua.
Le nostre riflessioni
Melusina è sicuramente il libro più particolare tra i finalisti del Premio la città dei lettori. Innanzitutto è una pubblicazione esteticamente bella sotto ogni punto di vista, con le straordinarie illustrazioni di Elisa Seitzinger, un volume curatissimo e ricercato.
La trama, poi, rivela una fiaba contemporanea per adulti che ha come indiscusse protagoniste generazioni di donne unite da un viscerale legame con l’acqua. Potrebbe sembrare una storia famigliare ma in realtà è generazionale e racconta, in chiave fantastica, cosa significhi ereditare una particolarità, una sorta di potere, buono o cattivo che sia, e della capacità di gestirlo. Parla di una comunità di donne “quasi” sirene che possono vivere sulla terra e contemporaneamente nell’acqua.
La protagonista Alice, nonostante sia molto ostacolata dalla madre a seguire il richiamo dell’acqua e del nuoto, scopre di aver ereditato qualcosa dalla nonna, qualcosa che la madre aveva a suo tempo rifiutato. La nipote rintraccia il proprio passato attraverso l’acqua, il tuffo nel lago le offre la possibilità di riconnettersi alle proprie origini. Alice di fatto diventa Melusina.
Melusina sorprende rispetto agli altri titoli finalisti del Premio “la città dei lettori” perché Laura Pugno è capace di far uscire il lettore dalla realtà in modo niente affatto banale. Il linguaggio metaforico pone di fronte a domande universali: entrare dove? Andare in fondo a che cosa? Pur essendo una fiaba, è anche un racconto molto attuale della difficoltà di farsi accettare e, talvolta, la necessità di nascondere la propria doppia natura. Attraverso l’espediente fantastico si racconta l’oggi, la diversità, l’uso della droga. L’isola è un’Arcadia acquatica, luogo emblematico della storia e l’acqua è il simbolo indiscusso. La diversità, quindi, viene raccontata come una sorta di viaggio continuo dentro se stessi, difficile da affrontare.
Con un linguaggio fortemente poetico il libro parla di mutaforma che mutano durante la lettura. Forse per questo motivo la trama è volutamente confusa, per accentuare l’aspetto onirico; talvolta però rende faticosa la lettura, considerata anche la scelta dei nomi dei personaggi che somigliano. È sicuramente un titolo interessante di cui si riconosce il fascino originale.
Lo consigliamo a...
A chi cerca una storia di evasione dalla realtà poetica e originale.
Le parole chiave del libro
Acqua
isola
sirene
fiaba contemporanea