Trama
Farid è un bambino che vive nel deserto libico insieme alla sua famiglia, finché lo scoppio della guerra non uccide il padre. Farid e sua madre sono costretti a fuggire via mare su una piccola barca, insieme a molti altri, in cerca di libertà da una dittatura feroce.
Dall’altra parte dello stesso mare, Vito, un ragazzo siciliano che appartiene alla comunità italiana che Gheddafi ha cacciato da Tripoli negli anni Settanta, guarda lo stesso tratto di mare tra Italia e Libia. Vito ha ascoltato per anni i racconti della madre e della nonna accendendo in lui il desiderio di tornare di là dal mare per conoscere quella che sente come la sua patria.
La citazione degna di nota
La storia dell’uomo è la storia della sua fame. Di affamati che si spostano.
Le nostre riflessioni
Più un racconto lungo che un romanzo; diverso dagli altri della Mazzantini. Affronta temi attualissimi dell’emigrazione, dell’abbandono della propria terra.
Narra due drammi: quelli di due coppie di madre e figlio, una costretta a fuggire per un viaggio della speranza in mezzo al mare; l’altra costretta a ritornare in Italia (dalla Libia) e qui a vivere come profughi pur essendo italiani.
Le due storie non si toccano, ma i personaggi sono uniti dal viaggio e dal mare, dal sentirsi senza radici. La trama è coinvolgente, ma a qualcuno è piaciuto meno degli altri romanzi della Mazzantini in quanto appare a volte frettoloso, a volte ridondante.
Comunque il libro è piaciuto e si ritiene da consigliare.
Le parole chiave del libro
Patria
viaggio
sentimenti