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L'uomo dei cerchi azzurri

L’uomo dei cerchi azzurri

Autore Fred Vargas

Casa editrice Einaudi, 2009

Pagine 216

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Coop Sesto Fiorentino - Calenzano

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

A Parigi un uomo durante la notte traccia dei cerchi azzurri attorno ad oggetti insignificanti: una scarpa abbandonata, una cartaccia, un portachiavi. La cosa è curiosa, ma al di là di alcuni brevi articoli sul giornale sembrano non interessare particolarmente l’opinione pubblica.

L’unica persona ad esserne attratta è il Commissario Adamsberg, che se ne preoccupa immediatamente giudicandoli crudeli. Tanto da essere l’unica persona a non essere stupita quando all’interno dei cerchi azzurri compare il primo cadavere…

La citazione degna di nota

Quando guardi l’acqua in un secchio (…) si vede il fondo. Metti dentro un braccio e tocchi qualcosa. Anche in una botte, ci riesci. In un pozzo non ce la fai. Anche lanciarci dentro dei sassolini per cercare di capire non serve a niente. Il dramma è che ci si prova lo stesso. L’uomo ha sempre bisogno di «capire». E questo gli crea solo grane. Lei non ha idea della quantità sterminata di sassolini che ci sono in fondo ai pozzi. E la gente non li lancia per sentire il rumore che fanno quando cadono nell’acqua. È per capire. Ma il pozzo è una cosa terribile. Quelli che l’hanno costruito sono morti, nessuno può più saperne niente. Ci sfugge, ride di noi dal profondo del suo ventre sconosciuto pieno di acqua cilindrica.

Le nostre riflessioni

La costruzione della trama è abbastanza lenta all’inizio, continuano a comparire cerchi azzurri e nessuno sembra farci caso. Ci aspettiamo un cadavere all’interno fin dal primo momento ma poi un po’ ci perdiamo nella mente di Adamsberg, commissario non deduttivo nei ragionamenti, che procede nelle indagini e nella vita per associazioni libere e nella sua ostinazione.

E quando il primo cadavere arriva ci sentiamo come il vice del commissario, Danglard, sua controparte iper razionale e coi piedi ben piantati a terra: in fondo ce l’aspettavamo, ma non ci credevamo davvero. Poi la scrittura si fa più incalzante, si cerca di trovare ordine nel caos fino alla conclusione del romanzo.

Le parole chiave del libro

Misteri

giallo

indagini

omicidi

Parigi

colpevole

indizi