Limbo

Limbo

Autore Melania Mazzucco

Casa editrice Einaudi, 2012

Pagine 488

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Coop Firenze Sud-Ovest

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

Manuela Paris è una donna soldato. Lo è da quando era una ragazzina, da quando ha deciso coscientemente e con convinzione che si sarebbe avviata alla carriera militare.

Dell’addestramento militare a Manuela Paris piace tutto: l’impegno, gli esercizi fisici per mettersi alla prova, le materie curriculari, la vita di caserma.

Quando, ormai adulta, diventa ufficiale e comandante di un plotone in Afghanistan, la sua realizzazione si è compiuta. L’Afghanistan è un territorio aspro, duro, fermo, la luce accecante si riverbera sulla sabbia del deserto, la sua immobilità e il silenzio sono rotti soltanto dal vento e dal rumore delle armi.

In questo territorio Manuela Paris ha trovato se stessa, e ama la vita militare e i suoi valori. I suoi commilitoni sono persone importanti nella sua vita, li guida e li protegge.

Ma un giorno un attentato uccide due dei suoi compagni più cari, e ferisce gravemente lei.

Manuela si salva, viene ricoverata a lungo e infine, appena possibile, viene rimandata a casa dalla sua famiglia, composta dalla madre Cinzia e dalla sorella Vanessa.

La madre, pur preoccupata per la salute della figlia, è contenta del suo ritorno e spera che la sua carriera militare sia finalmente giunta a fine. La sorella, madre sola di una bambina, Alessia, è uno spirito libero, tanto estroversa quanto Manuela è introversa.

Nel limbo in cui si trova Manuela, sospesa in una vita nella quale non si riconosce, incontra Mattia, ospite dell’hotel Bellavista. Tra Manuela e Mattia nasce una storia d’amore intensa e forte, senza che nessuno dei due lo voglia veramente, ambedue in preda a un’angoscia senza scampo. Manuela non riesce a dimenticare la morte dei suoi commilitoni, che non è riuscita a proteggere, e Mattia nasconde un segreto pesantissimo. Sono ambedue sospesi nel limbo della propria vita, un limbo pieno di ansia e di angoscia. Nella parentesi atemporale del loro limbo l’amore nasce e si nutre come una forza potente e naturale che contrasta la morte.

Manuela e Mattia non saranno destinati a stare insieme, il loro destino è già segnato, ognuno per la propria strada.

I personaggi

Manuela Paris è un personaggio splendidamente costruito: il suo percorso, i suoi valori, i suoi ideali, puri come lei, ne fanno una figura di donna alla quale l’immaginario collettivo normalmente non pensa, ci porta a considerare una realtà rara, lontana dagli stereotipi, e per questo ha interessato e coinvolto.

Mattia è invece un uomo che risponde a degli stereotipi e quindi delude un po’ per poi riscattarsi nella parte finale. Mattia è stato testimone scomodo di un omicidio, è costretto a fuggire e a prendere un’altra identità.

Vanessa, la sorella di Manuela è stata definita il personaggio umanamente più “completo”: nella sua apparente superficialità ha un’identità compiuta, è una persona libera, sa chi è, e ha trovato un suo equilibrio. Pertanto è il personaggio più definito, mentre gli altri sono piuttosto “in costruzione”, una costruzione dolorosa, sia fisicamente che psicologicamente.

A parte alcune parti in cui risulta forse un po’ pesante per le descrizioni minuziose della vita militare, il libro è piaciuto, Mazzucco si conferma una grande scrittrice.

La citazione degna di nota

Il Limbo è un’attesa, il momento prima che accada qualcosa.

Nell’atrio dell’hotel Bellavista il portiere di giorno guarda la televisione. Tutte le chiavi dondolano nel quadro. Tranne una. Al secondo piano, sul balcone, c’è l’ospite. Fa freddo, ma lui sta lì, avvolto nella sciarpa, col berretto calcato sulla fronte e la sigaretta fra le dita, come se la stesse aspettando, Manuela gli sorride.

Le nostre riflessioni

Nell’insieme i partecipanti al circolo hanno apprezzato la lettura di questo libro della Mazzucco che hanno definito scrittrice “completa, profonda e colta”. Melania Mazzucco si documenta con molta accuratezza e con altrettanta maestria riesce a ricreare il territorio in cui ambienta i suoi libri, come l’Afghanistan di “Limbo”. Il paesaggio assume connotati ben precisi e si connette ai sentimenti di dolore, di paura, di angoscia, e di nostalgia.

Si riconosce a Mazzucco una grande capacità immaginifica: “La prima luce del giorno disegnava i contorni vuoti delle colline e io avevo la sensazione che quello fosse l’istante della creazione e che il mondo dovesse ancora nascere. Sabbia, cielo, cime, vallate sembravano aspettare qualcosa. Una potenzialità inespressa e infinita.”

La scrittrice riesce a rendere magistralmente i pensieri, il rimuginio, spaziando in tutte le tematiche umane con una forza che emoziona e che, nonostante l’angoscia, riesce comunque a trasmettere positività.

Una lettura intensa, una scrittura magistrale, una storia originale.