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La vita sessuale di Guglielmo Sputacchiera

La vita sessuale di Guglielmo Sputacchiera

Autore Alberto Ravasio

Casa editrice Quodlibet, 2022

Pagine 161

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Coop Agliana

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

Guglielmo Sputacchiera si sveglia una mattina ed è “donno”, ovvero donna esteriormente ma sempre lo stesso Guglielmo interiormente. Questo inizio così kafkiano introduce un’avventura surreale e macchiettistica. Per risolvere la questione interroga dottori, psicologi e santoni fino a un epilogo un po’ osceno, un faccia a faccia col padre e con la sua generazione in un confronto schietto e diretto che tocca chiunque nato fra gli anni ‘80 e ‘90.

La citazione degna di nota

Me ne vado non per coraggio e nemmeno per vendetta, ma perché, ancor più dell’ignoto, della fame e del futuro, ho paura di un’eventualità raccapricciante e buffa insieme: che possano spuntarmi i capelli grigi mentre ancora dormo nel letto di quando ero bambino.

Le nostre riflessioni

L’incertezza per il futuro caratterizza le generazioni di oggi, contrapposte a quelle dei propri genitori. Incertezza climatica, politica ed economica, che si tramuta in svogliatezza cronica, incomunicabilità sociale e in mancanza di motivazione per affrontare il mondo. Quando Guglielmo si ritrova a «poppare il suo stesso capezzolo», da scarafaggio qual era, inizia a cercare la propria identità in un paesino lombardo ingrassato dal bigottismo religioso, in cui lo stereotipo fa da padrone e le prospettive lavorative sono desolanti. Scoprirà nella donna una possibilità di riscatto dalla condizione sociale in cui si sentiva ingabbiato, dalla mascolinità tossica nella sua definizione
patriarcale e tradizionale.

Per farlo, Ravasio sceglie di adottare una voce comica, graffiante: il lessico è quello che più ci colpisce, come fosse inventato ad hoc, in cui ogni termine viene “aggettivizzato”, reso grottesco, ma incredibilmente realistico. Fa riflettere il fatto che dietro allo schermo i personaggi possano scegliere chi essere: inventarsi una nuova identità come Mattia Pascal o mostrare esattamente sé stessi, tanto da non riconoscersi nemmeno tra padre e figlio.

Lo consigliamo a...

Ai giovani che si sentono senza prospettiva.

Le parole chiave del libro

Transessualizzazione

papà

lavoro

critica sociale

uomo

sessualità

generazioni

corpo