Trama
In un condominio di un quartiere borghese di Napoli, Cesare Annunziata invecchia in solitudine. Annunziata ha smesso di sognare, è cinico e scontroso e non sembra aspettarsi niente di positivo dagli anni che gli restano ancora da vivere. Ormai vedovo da tempo, non trae piacere nemmeno dalla relazione con i suoi figli. L’unica figura che porta un po’ di allegria nella sua vita, è la passionale Rossana, un’infermiera del quartiere che elargisce i suoi favori a domicilio.
La vita vuota e mediocre di Annunziata prende una china diversa all’arrivo nel condominio di una famiglia giovane con due bambini. Emma, la moglie, è una figura enigmatica, a tratti spaurita. Emma e Cesare fanno lentamente amicizia e riescono a stabilire un dialogo tenero e delicato. Cesare intuisce ben presto che nella famiglia di Emma ci sono dei segreti inquietanti e che Emma è in cerca di aiuto. Prima della fine drammatica, la “tentazione di essere felici” investe queste figure e riesce a far emergere una profonda umanità che né il cinismo né la paura riusciranno a frenare.
La citazione degna di nota
…quello che siamo svanisce col corpo, quello che siamo stati, invece, rimane custodito nei nostri cari.
Le nostre riflessioni
Ironico, profondo e leggero al tempo stesso, questo romanzo colpisce il cuore di chi lo legge. Pur intuendo che la violenza è parte integrante della vita quotidiana del nucleo familiare di Emma e che la paura impedisce la denuncia e la richiesta di aiuto, la narrazione non perde quel tono di delicatezza che spinge il lettore a immergersi nel racconto e a simpatizzare con i personaggi.
L’io narrante riesce a coinvolgere con un forte carico di emotività e di introspezione senza appesantire la scrittura che riesce fluida, carica di grande umanità pur nell’affrontare temi quali la violenza e la morte, i tradimenti e la vecchiaia.
Quel che ha colpito tutti i lettori del circolo è la profondità psicologica ed introspettiva dei diversi personaggi a partire dalla psicologia degli anziani fino ai personaggi femminili, di tutte le età. La capacità di creare empatia è il grande merito di Lorenzo Marone di cui sono stati citati altri libri, quali ad esempio Magari domani resto, in cui l’autore dà prova di grande capacità di introspezione nella psicologia femminile, facendo al tempo stesso emergere il pensiero e la psicologia maschile.
Il recupero degli affetti e la volontà di riallacciare legami che sono stati freddi e distanti, mettendo da parte egoismo ed egocentrismo è il tema trasversale dell’opera, che si mescola alla descrizione efficace delle dinamiche di violenza familiare e ai sentimenti della vita nella sua fase finale, con i rancori e i rimpianti, i fragili guizzi di vita e la capacità di trasmettere la saggezza che deriva dall’esperienza.
Una lettura che è stata apprezzata dalla maggioranza dei partecipanti, nonostante si sia sottolineato che i temi sono tanti e molto forti e non sempre tutti approfonditi come ci si aspetterebbe. I cambiamenti nel carattere di Cesare Annunziata avvengono forse in modo un po’ troppo repentino, ma nell’insieme il racconto è ricco di spunti, introspettivo e delicato.
Gli elenchi finali, un topos nella letteratura, ha ispirato alcuni dei partecipanti al circolo all’approfondimento e alla proposta di altri testi letterari confermando la “circolarità” degli incontri in cui, da una proposta letteraria, nascono infiniti altri spunti.