

Trama
La morte di Maria Rosalia Inzerillo, soprannominata la Mennulara, segna un punto di svolta nella piccola Roccacolomba, dove tutti ne parlano ma nessuno conosce la verità. Domestica della famiglia Alfallipe, la Mennulara ha gestito con astuzia e discrezione il patrimonio diventando una figura centrale, misteriosa e temuta.
La storia si sviluppa attraverso voci diverse che svelano lentamente dettagli della sua vita, fatta di sacrifici, sofferenze e una serie di legami ambigui, tra cui quello con un boss mafioso. Il suo ruolo nella famiglia Alfallipe è fondamentale: senza di lei, il patrimonio sarebbe andato in rovina. Tuttavia, il testamento lasciato da Rosalia getta dubbi e alimenta rancori tra i parenti.
La Mennulara non è solo una donna di potere, ma simbolo di una Sicilia segreta, fatta di leggende, inganni e passioni nascoste.


La citazione degna di nota
Pietro Fatta e padre Arena erano impassibili, esempi di quella abilità a dissimulare i propri pensieri e sentimenti che i siciliani si bevono col latte materno.


Le nostre riflessioni
La storia editoriale de La Mennulara è singolare: il libro ha avuto due versioni, con dei capitoli che la scrittrice aveva perso ma che ha deciso poi di riscrivere e pubblicare. Questa particolarità ha portato alcune lettrici a confrontarsi con versioni differenti. Nonostante questo, il giudizio rimane lo stesso: un libro importante, che colpisce per intensità narrativa e per le sfumature misteriose, quasi da giallo.
La protagonista, Maria Rosalia Inzerillo, conosciuta come la Mennulara, è una figura su cui si sono concentrati commenti. Una donna affiscinante che ha avuto una grande responsabilità: quella di gestire il patrimonio della famiglia Alfallipe. Dopo la sua morte, il paese si interroga sul motivo di questa sua posizione di potere. La Mennulara è al contempo amata e odiata; da una parte, è vista come una donna riservata che agisce in silenzio, dalla parte opposta come un’approfittatrice che ha manovrato con astuzia per raggiungere i suoi scopi.
Il mistero che avvolge la sua figura è proprio il cuore pulsante del romanzo che ha colpito le lettrici. Come la sua grande determinazione: pur non sapendo scrivere, riesce a imparare a leggere comprendendo appieno l’importanza della cultura. Capacità che le hanno permesso di emergere, diventando una figura che, pur non appartenendo ufficialmente al mondo nobile, riesce a gestirne le dinamiche in modo invisibile ed estremamente efficace.
Come in molti romanzi, inizialmente può essere difficile entrare nella storia, come sottolineato da una lettrice del circolo: “Si fa fatica ad ingranare, forse anche perché si è affezionati, per esempio, al libro precedentemente letto. In questo caso però ho fatto più fatica“. Tuttavia, una volta superato questo ostacolo iniziale condiviso da altri, la narrazione si scioglie e la lettura diventa fluida e coinvolgente. La scrittrice riesce perfettamente a trasmettere l’atmosfera di una Sicilia nobile, ricca di arte, tradizione e mistero. Oltre a rendere i personaggi perfettamente inerenti al contesto, grazie anche alla scelta dei nomi: forti, significativi e originali.
In conclusione, La Mennulara è un libro che si fa apprezzare per la sua profondità e per il mistero che circonda la protagonista. La sua scrittura potente, l’atmosfera affascinante e la ricchezza dei personaggi fanno di questo romanzo un viaggio nel cuore della Sicilia e nelle dinamiche complesse che regolano le vite di chi vi abita.


Lo consigliamo a...
A tutti.


Le parole chiave del libro
Mistero
potere
Sicilia
responsabilità
cultura
famiglia
segreti
pettegolezzi