Trama
Un diario di cinque mesi in cui l’autrice racconta molto di sè attraverso l’esperienza della Libreria Sopra la Penna, una piccola libreria somigliante ad un cottage che lei ha aperto a Lucignana, un paesino di solo 180 anime sull’Appennino lucchese.
I personaggi
Molti sono i personaggi che si incontrano in queste pagine. Oltre ad Alba Donati, che racconta la sua vita, ha colpito suo fratello che è stato per lei, durante gli anni dell’infanzia, un sostegno.
La citazione degna di nota
Perché hai aperto una libreria in un paesino sconosciuto? Perché avevo bisogno di respirare, perché ero una bambina infelice, perchè ero una bambina curiosa, per amore di mio padre, perché il mondo va a scatafascio, perchè il lettore non va tradito, perchè bisogna educare i più piccoli, perché a quattordici anni piangevo da sola davanti alla tv la morte di Pier Paolo Pasolini, perchè ho avuto maestre e professoresse straordinarie, perchè mi sono salvata».(pag. 117)
Le nostre riflessioni
Il libro ha generato un dibattitto molto acceso e partecipato. Non è stato apprezzato da diverse lettrici, che lo hanno definito un semplice diario poco stimolante e non necessario, vedendovi come unico elemento positivo l’elenco di libri presente quasi in ogni pagina, poichè potenziale fonte di spunti di lettura.
Altre invece lo hanno trovato molto interessante per l’esperienza che racconta e considerano Alba Donati una donna coraggiosa, che con l’apertura della sua libreria ha riportato, con passione, un po’ di vita in un piccolissimo luogo di montagna, ha intrapreso la strada da lei desiderata tornando ai suoi luoghi di origine, dando anche, ad un vasto numero di donne, la possibilità di far parte di un affascinante progetto.
Le parole chiave del libro
Memoria
pandemia
seduttivo
poetico