Trama
Giulia è nata negli anni 20 dello scorso secolo, è una donna come tante, una figlia come tante, che in età adulta racconta la storia della sua vita e della sua famiglia, attraverso il complesso rapporto con la madre. L’autrice, dando voce a madre e figlia, con flashback ci porta a conoscere una realtà familiare che rivela situazioni dure, dove il non detto è molto presente.
I personaggi
Chi suscita maggiore interesse è la madre, che spesso sbaglia nel modo di relazionarsi alla figlia, la protagonista narrante, sin da quando la portava in grembo.
La citazione degna di nota
Anche Silvia deve subire sua madre, come te; e che cosa dice? Che dovete arrivare ad ammettere di non amare le vostre madri. Tutto qui. Io non so come mi comporterei nei vostri panni, ho perso la mamma quand’ero ragazzina e non mi sono mai lamentata di non averla… (pag. 77)
Le nostre riflessioni
Molto accesa e partecipata la discussione su questo romanzo, poiché cattura per lo stile narrativo semplice ed evocativo e, soprattutto, per il tema cardine: il rapporto madre/figlia. Quasi tutte le lettrici si son riviste nelle esperienze vissute dalla protagonista. Molte, infatti, toccate nel profondo e scosse dal sapiente utilizzo delle parole che fa Carla Cerati, hanno dovuto interrompere e riprendere più volte la lettura.
Il romanzo parla di verità e genera tante riflessioni: sulle responsabilità della donna e dei figli nell’assistenza agli anziani; sul senso di colpa dato delle scelte fatte da chi si trova a dover occuparsi totalmente di qualcun’altro; sulle difficoltà di mantenere relazioni sane con chi appartiene ad altre generazioni e fatica ad aprirsi alla comprensione e al cambiamento.
Lo consigliamo a...
A tutte/i.
Le parole chiave del libro
Incomprensione
commozione
malattia
rielaborazione rapporto madre/figlia