Trama
Daniele, giovane poeta in profonda crisi, non ha più uno scopo. Ma vuole provarci ancora, vuole sopravvivere e lo farà attraverso il lavoro. Firma così un contratto con una cooperativa legata all’ospedale pediatrico di Roma. Una casa in cui incontra molti sguardi che lo spingeranno a porsi domande scomode. Ma gli offriranno anche le risposte.
La citazione degna di nota
Tra me e i miei colleghi esistono differenze enormi, colmate solo dall’affetto che ho provato istintivamente per loro e dal lavoro faticato assieme. La diversità sta nei sogni coltivati, nelle scelte fatte, nei luoghi in cui il destino ci ha fatto nascere. Ignorare queste differenze sarebbe pericoloso, per me e per loro.
Le nostre riflessioni
La prima cosa che risalta dalla lettura dei libri di Mencarelli è la sua indiscutibile umanità. La seconda è quanto sia evidente che la scrittura, molto autobiografica, è ciò che lo ha salvato. Con il romanzo La casa degli sguardi l’autore mette in gioco il suo animo da poeta, raccontando come ha provato ad affogare il suo dolore nell’alcol per poi riuscire a rinascere lentamente grazie al lavoro che trova all’ospedale pediatrico. Le sue sono parole emozionanti e toccanti, con le quali riesce a dar voce al suo dolore e anche a quello degli altri. Anche se racconta di tanta sofferenza, che vive in prima persona e che vede ogni giorno, la lettura di questo romanzo è stata piacevole per tutto il gruppo, sia per come ha affrontato i temi, le forti emozioni e le relazioni instaurate, sia per il suo stile scorrevole e senza retoriche superflue.
Quello che però è stato chiaro a tutti è che tutti gli scritti di Daniele Mencarelli sono ad elevato impatto emotivo, le storie sempre crude e mai banali, proposte con un realismo ed una poetica disarmanti.
Lo consigliamo a...
A tutti, di tutte le età.
Le parole chiave del libro
Autobiografia
dolore
schiettezza
poesia
speranza